“Il Centro direzionale regionale a Palermo, un unico polo destinato ad ospitare ogni giorno oltre 4.500 dipendenti e tutti gli uffici della Regione oggi diffusi in diversi punti della città, non può essere considerato come una normale opera urbanistica. La realizzazione di un’opera il cui costo è stimato fra 400 e 500 milioni di euro e destinata ad stravolgere l’aspetto, l’organizzazione e la vita di un’ampia area della città non può essere trattata come se stessimo parlando di un normale piano costruttivo”. Lo afferma Marianna Caronia commentando la previsione, inserita dal Governo Musumeci nella proposta del Documento di Economia e Finanza Regionale, che sul Centro direzionale si possa applicare il metodo del “silenzio assenso”.
Per la deputata e consigliera comunale della Lega: “il Consiglio Comunale di Palermo deve poter svolgere in pieno il proprio ruolo di programmazione, soprattutto per un intervento di questo tipo. Il Governo Regionale non può costringere a corse contro il tempo, che notoriamente non portano mai a buone decisioni”.
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