Una condanna e tre assoluzioni per il caso della salma scomparsa di una donna di origini svizzere dal cimitero dei Rotoli di Palermo. In abbreviato, secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, è stato condannato il figlio della titolare di un’impresa funebre palermitana, Paolo Rovetto di 28 anni, mentre sono stati assolti gli autisti e due necrofori della camera mortuaria dell’ospedale Cervello di Palermo. A Rovetto sono stati inflitti due anni, con lo sconto di pena di un terzo per aver scelto per l’appunto il rito abbreviato, per il reato di minacce.
Lo scambio della salma
Secondo quanto emerso nel corso del dibattimento l’impresa funebre avrebbe sottratto il corpo di una donna dalla camera mortuaria del nosocomio palermitano e si sarebbe disfatto del corpo con la bara di un’altra donna. Una vicenda dai contorni davvero inquietanti, in cui venne fuori che Rovetto avrebbe minacciato i necrofori dell’ospedale e sono stati questi ultimi ad averlo ammesso nel corso del dibattimento. L’impresario funebre si sarebbe disfatto del corpo di un’altra donna, morta qualche giorno prima, proprio nell’ottica di scambiarla con l’altra salma dell’ospedale. Vicenda poco chiara sul piano documentale tanto che la vicenda venne ufficialmente fuori e fu uno dei responsabili del cimitero a chiamare i carabinieri.
Tre mesi dopo l’altro inghippo
Tre mesi dopo saltò fuori l’altro inghippo, quello cioè della salma che era stata scambiata. A reclamarla furono i parenti della defunta, una donna di origini svizzere, che dopo insistenze e risposte evasive da parte della ditta decisero di denunciare tutto. Avevano ordinato la cremazione ma non risultava che il corpo fosse stato per l’appunto cremato. Al Comune di Palermo non esisteva nei registri alcun nome della loro congiunta. E in quel momento accadde l’incredibile: la bara della donna ricomparve, abbandonata in un vialetto del cimitero dei Rotoli. Dalle immagini di videosorveglianza venne fuori che quella bara venne abbandonata da un mezzo delle pompe funebri di Rovetto e lui stesso sarebbe stato immortalato dalle telecamere.
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