Clima pesante a Strasburgo dove impazza la polemica sulla scandalo Qatargate. A raccontarci il clima delle istituzioni europee è la siciliana Annalisa Tardino, europarlamentare leghista impegnata, in queste ore, proprio nel dossier trasporti.
“Sono appena rientrata da Strasburgo, dove la plenaria, in cui è stata approvata una mia relazione in tema di trasporti a larghissima maggioranza, è stata travolta da uno scandalo senza precedenti, che ha coinvolto il gruppo dei Socialisti e Democratici, con gli eletti del Pd, e suoi rilevanti esponenti, danneggiando l’immagine dell’intera istituzione parlamentare”.
“Si respira un clima difficile, di rabbia certamente ma anche sconcerto dinanzi a fatti molto gravi che, se confermati, spazzerebbero anni di lavoro credibile e serio da parte dei deputati europei ma anche, mi consenta di dirlo, anni di presunta superiorità ideologica ostentata da certi partiti politici, anche nei nostri confronti”.
Cosa intende?
“Mi riferisco al fatto che da anni veniamo accusati dalla sinistra di essere razzisti, sovranisti o addirittura ‘venduti’ ai russi, ma in verità adesso apriamo gli occhi su tante vicende relative a corruzione e altri reati che riguardano proprio il partito (il PD) e il gruppo, gli S&D, che avevano puntato il dito nei nostri confronti, non trovando nulla.
Il tutto aggravato dal fatto che la commissione di questi gravi reati era mascherata dietro l’alibi della protezione dei diritti umani, tramite l’attività di ONG usate come veicolo di denaro, per non dire delle valigie piene di contanti. Comportamenti che, se accertati e confermati dalla magistratura considerata la presunzione di innocenza, parlano da soli. Ma ciò che trovo oltremodo vergognoso è l’atteggiamento assunto dai socialisti in aula ieri, che di fatto non hanno consentito al nostro gruppo di firmare la risoluzione congiunta di condanna di questi fatti”.
Ostracismo ‘socialista’
“Come noto, i gruppi di maggioranza, liberali inclusi, hanno deciso sin dall’inizio di questa legislatura di tenere il nostro gruppo fuori da ogni carica istituzionale, quindi vicepresidenza del Parlamento e presidenti di commissione, per fare i due esempi più importanti, nonostante milioni di cittadini abbiano votato i nostri partiti alle elezioni europee, e noi come Lega siamo la delegazione italiana più numerosa. L’esatto contrario della democrazia. Uno scandalo, che è proseguito proprio con il rifiuto della nostra firma sulla risoluzione sul Qatargate. Paradossalmente, al gruppo che ha originato lo scandalo è stato consentito di firmare, e a noi no. In aggiunta, la sinistra si è opposta ai nostri emendamenti volti a chiedere norme più stringenti sulle ONG, i quali hanno ottenuto un appoggio trasversale. Un atteggiamento vergognoso, direi”.
Parole forti. Cosa pensa della reazione del Parlamento?
“Ho sin da subito apprezzato la ferma reazione della Presidente Roberta Metsola, che ha sin qui dato onore a questo Parlamento, ma credo che adesso sia arrivato il momento di un cambio di rotta. Abbiamo fatto bene a gridare in questi anni contro una finta democrazia, e a denunciare ciò che non funziona e può essere migliorato, ma adesso confidiamo in quelle forze per bene e responsabili, che esistono, per costruire di nuovo la fiducia dei cittadini nella politica, fortemente minata da questo scandalo. Tra un anno e mezzo ci saranno le elezioni europee e dobbiamo lavorare, con i fatti, come siamo abituati a fare, per i nostri cittadini, che saranno arbitri unici del nostro operato. Lasciamo le parole a chi ha fatto di ipocrisia e corruzione il proprio modus operandi”.
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