La carenza delle infrastrutture, il caro bollette, il Supebonus in scadenza a giugno. Sono le emergenze espresse dalle imprese artigiane di Palermo al presidente nazionale della Cna Dario Costantini che oggi è stato in visita nel capoluogo siciliano. Per lui si tratta della prima tappa siciliana. Ad accoglierlo nella sede regionale della Confederazione il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione con tutto lo staff. È stato poi ricevuto dalla struttura provinciale della Cna di Palermo, con in testa il presidente Giuseppe La Vecchia e il segretario Pippo Glorioso. Costantini ha voluto rendersi conto delle criticità e delle difficoltà che vivono le imprese. Si è recato in alcune aziende del capoluogo siciliano per raccogliere personalmente le istanze, i suggerimenti e le proposte di artigiani e imprenditori. Per fare sentire loro la vicinanza della Confederazione.

Fondamentale l’ascolto

“La mia presidenza si contraddistinguerà – ha detto Costantini – per la concretezza, per l’operatività che passano attraverso l’ascolto di chi ogni lavora e produce e il loro pieno coinvolgimento e partecipazione nelle scelte e nelle battaglie da portare avanti. Ho raccolto i loro sfoghi, le loro legittime richieste. Assieme alla Cna Sicilia, che è una realtà forte e leader nel contesto meridionale, ci spenderemo per spingere chi ha responsabilità di governo, a vario livello, a mettere in campo misure e strumenti a favore delle piccole e medie imprese. In questo momento stiamo facendo pressing sulle istituzioni centrali per abolire il vincolo del 30% a giugno per quanto riguarda le unità unifamiliari in riferimento al finanziamento Superbonus. Si rischia di bloccare progetti e cantieri con notevoli danni per le famiglie, le imprese e per l’intera economia”.

Tema caro bollette immancabile

Il caro bollette e i rincari delle materie prime sono altre emergenze che sono state segnalate al numero uno nazionale della Cna. “Inoltre, in tema di strategie per ridurre la dipendenza dal gas – aggiunge Costantini -, rilanciamo la proposta del ministro Carfagna di realizzare nel Mezzogiorno un hub energetico del Mediterraneo. Occorre varare strumenti simile a quello del Pnrr per favorire gli investimenti necessari. In Sicilia poi vanno risolti i deficitari problemi legati alle infrastrutture”. “Una visita certamente gradita ed apprezzata – affermano i vertici regionali della Confederazione – che assume anche un importante significato politico per rilanciare, dal profondo Sud, alcuni temi rilevanti e sensibili che riguardano proprio la nostra terra e più in generale il Mezzogiorno d’Italia, in cui il ruolo della piccola media impresa e dell’artigianato è fondamentale per la crescita economica dell’intero Paese. E la presenza oggi, a Palermo, del presidente Costantini, a cui va il nostro ringraziamento e quello di tutti i quadri dirigenti per la disponibilità mostrata – aggiungono Battiato e Giglione – è l’occasione per ribadire il valore della coesione dei territori nell’ottica di uno sviluppo omogeneo che è condizione essenziale per fare ripartire l’Italia dopo la crisi innescata da eventi eccezionali, quali la pandemia e la guerra”.

La priorità per le infrastrutture

“Prioritario è colmare il ritardo legato alle infrastrutture di collegamento – hanno aggiunto i vertici della Cna siciliana -, precondizione imprescindibile per consentire alle nostre imprese di competere sul mercato. C’è poi la questione che riguarda l’insularità. Si tratta di temi che vanno posti, con forza e convinzione, al centro del dibattito politico nazionale. Il problema è certamente nostro, ma la soluzione deve essere un esercizio di interesse comune, perché i disagi, i ritardi e gli eccessivi costi per gli spostamenti, finiscono per avere inevitabili ricadute negative sull’intero sistema Paese. Confidiamo che i fondi del Pnrr vadano indirizzati e spesi bene per efficientare e completare opere e strutture e migliorare servizi che agevolino l’attività quotidiana dei nostri artigiani e dei nostri imprenditori. La Cna, come corpo intermedio autorevole e riconosciuto dalle istituzioni, continuerà a rivendicare con determinazione quelle che sono le legittime condizioni di cui hanno bisogno le imprese per continuare a produrre e ad investire nel proprio territorio”.

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