La quarta sezione della Corte di Appello di Palermo ha assolto due imputati, ha deciso 15 sconti di pena e ha confermato 11 condanne nell’ambito del processo alla mafia di San Giuseppe Jato e Monreale. Prosciolto anche un imputato deceduto nelle scorse settimane. I giudici hanno emesso sentenza nonostante l’emergenza Coronavirus per scongiurare il pericolo delle scarcerazioni a causa della decorrenza dei termini di custodia cautelare.

Come riporta il Giornale di Sicilia, la decisione di secondo grado è arrivata dopo otto ore di camera di consiglio. Sono state accolte quasi tutte le tesi del sostituto procuratore generale Umberto De Giglio: le pene sono scese di una quindicina d’anni complessivi. I giudici hanno accolto le tesi dei legali Vincenzo Giambruno che assisteva Giovan Battista Licari, e Corrado Sinatra, Ettore Raccuglia. Entrambi sono stati assolti.

Il processo nasce dai blitz antimafia Monte Reale e Brasca 4.0 che hanno sventrato l’organizzazione mafiosa del mandamento di San Giuseppe jato colpito da lotte intestine per l’accaparramento del potere. Il collegio dei giudici ha prosciolto per morte Salvatore Lupo, condannato a 12 anni in primo grado.

Sconti di pena per Francesco Balsano, che ieri ha avuto 11 anni e 2 mesi (erano stati 12 e 6 mesi davanti al Gup); Salvatore Billetta, 8 anni (4 mesi in meno); Ignazio Bruno, che ha subito un aumento solo apparente, da 14 a 17 anni: gli è stata applicata la continuazione con una sentenza del Tribunale del 29 giugno 2004; Alberto Bruscia 8 anni e 4 mesi (erano stati 9); Onofrio Buzzetta 10 anni e 4 mesi (con una riduzione di due anni esatti); Giovan Battista Ciulla 9 anni e 8 mesi (anche per lui due anni in meno); Sergio Denaro Di Liberto 8 anni e 8 mesi (9 anni e 4 mesi in primo grado); Andrea Di Matteo 8 anni (8 mesi in meno); Antonino Giorlando 2 anni e 2 mesi (3 anni); Giuseppe Giorlando 9 anni e 8 mesi (10 anni e 4 mesi); Domenico Lo Biondo un anno e 8 mesi (2 anni e 4 mesi); Nicola Rinicella 6 anni e 4 mesi (ne aveva avuti 8 e 4 mesi); Giuseppe Riolo 8 anni e 8 mesi (9 anni e 4 mesi); Girolamo Spina 9 anni (anche per lui sconto di 8 mesi); Giuseppe Tartarone Buscemi 9 anni e 8 mesi (erano stati 10 e 4 mesi).

Pene confermate per Antonino Alamia, che ha avuto 12 anni; Gregorio Agrigento, 14; Pietro Canestro, un anno e 10 mesi; Giuseppe D’Anna, 12; Giovanni Di Lorenzo, 11; Giovanni Battista Inchiappa, 8; Umberto La Barbera, un anno e 10 mesi; Tommaso Licari, un anno e 8 mesi; Sebastiano Andrea Marchese, 2 anni; Giovanni Pupella, 8 anni e 8 mesi; Salvatore Terrasi, 8 anni.

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