Ricorre domani il 40 anniversario dall’omicidio del generale Dalla Chiesa.  Sono tante le manifestazioni per questo importante anniversario in programma a Palermo sabato 3 settembre.

Il servizio filatelico

Poste Italiane attiverà un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale con la dicitura “40° Anniversario morte Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa – Associazione Nazionale Carabinieri – 3.9.2022” richiesto dall’Associazione Nazionale Carabinieri Ispettorato Regionale Sicilia. Nello stesso giorno dalle ore 9 alle 15 sarà possibile timbrare con il bollo speciale le corrispondenze presentate presso la postazione di Poste Italiane allestita presso la Caserma Calatafimi, in via Vittorio Emanuele II a Palermo. “Eventuali commissioni filateliche  dicono dalle Poste – potranno essere inoltrate a: Poste Italiane / Filiale di Palermo 1″.

La mostra a Palermo fino al 2 ottobre

Nell’ambito delle celebrazioni del 40° anniversario dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a giugno, alla biblioteca centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, è stata inaugurata la mostra fotografica e documentale dedicata al prefetto di Palermo ucciso dalla mafia. La mostra sarà visitabile e liberamente accessibile al pubblico fino al 2 ottobre.

L’esposizione fotografica

Nell’atrio monumentale della Biblioteca Centrale è stata allestita un’esposizione fotografica relativa al periodo 1966-1973, in cui il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa fu al comando della legione Carabinieri “Sicilia”, con alcune immagini agli anni 1949-50 in cui, con il grado di capitano, fu a capo del gruppo squadriglie del comando forze repressione banditismo, con sede a Corleone; fu lì, indagando sull’omicidio del segretario della camera del lavoro di Corleone Placido Rizzotto, che riuscì a identificare e portare a processo tutti i suoi assassini. Un rapporto sull’indagine, a firma dell’allora capitano dalla Chiesa, fa parte dei documenti oggi in mostra.

Un documentario e materiale storico

Nelle sale, oltre alla proiezione permanente di un documentario, è esposto altro materiale storico che arriva fino al 1982, anno della nomina a prefetto di Palermo e della morte, per mano mafiosa in un agguato in via Isidoro Carini in cui persero la vita, insieme a lui, come detto, la moglie Emanuela Setti-Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo: dalle prime pagine dei quotidiani che annunciavano la strage, al rapporto giudiziario, al mandato di cattura a firma del giudice istruttore Giovanni Falcone nei confronti di 14 indagati.