La ditta incaricata dal Comune non interviene. E in periferia c’è chi ha deciso di fare da solo. Succede ad Acqua dei Corsari, ala più a Sud della II Circoscrizione di Palermo. Qui, all’altezza del civico 765, viene segnalata la presenza di una pericolosa buca di decine di centimetri di larghezza in mezzo alla sede stradale. Fatto che, logicamente, rappresentava un pericolo per gli automobilisti ma, soprattutto, per i motociclisti. Ma nonostante ciò, nessuno si è visto. Così, il consigliere Giuseppe Guaresi ha deciso di fare da solo.

Nessuno interviene, consigliere ripara buca da solo

Armato di pala e sacco di bitume, ha tappato la buca postando il tutto sui propri canali social. “Sono al colmo della rabbia e della frustrazione. Nonostante le mie ripetute denunce agli organi competenti riguardo la pericolosa buca in Via Messina Marine, nulla è stato fatto. La loro inerzia è inaccettabile, specialmente quando la sicurezza dei cittadini è a rischio”. Il servizio, racconta Guaresi, sarebbe affidato ad una ditta privata le cui maestranze ritardano negli interventi. “Due settimane fa avevo riparato una buca grossa e pericolosa in via Galletti. Ho dovuto acquistare due sacchi d’asfalto. Su quest’ultima buca, ho sollecitato l’intervento da inizio anno. Alcune auto hanno riportato danni. I residenti mi hanno manifestato la loro paura perchè hanno visto cadere alcuni motociclisti. Mi sono detto: meglio intervenire io con 10-12 euro di sacco d’asfalto, evitando così conseguenze. Dal mio punto di vista, la gestione di strade e marciapiedi andrebbe rivista, soprattutto nell’ottica di quelle ditte incaricate della manutenzione straordinaria. Non riescono a rispondere nell’immediato agli allarmi dei territorio. La II Circoscrizione è piena di buche”. Fatto che abbiamo documentato, ancora una volta, qualche giorno fa, quando alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di alcuni crateri sull’asfalto nell’area della circonvallazione della Zona Industriale di Brancaccio. Un’area che, a breve, sarà interessata dai due cantieri dello svincolo ma che, ad oggi, vive una situazione di profondo degrado.

Il piano interventi del Comune

In attesa che in periferia sorga un piano di manutenzione stradale in grado di far fronte a decenni di mancati interventi, il Comune di Palermo ha dato l’ok nei giorni scorsi ad alcune opere che interessano l’area fra il centro e viale Regione Siciliana. Gli uffici hanno già pubblicato le determine dirigenziali e, a breve, invieranno le lettere alle ditte che avevano espresso la propria manifestazione d’interesse. Inizia così la corsa ad ostacoli per rifare le strade dei principali assi di Palermo. Due gli appalti in particolare, entrambi inseriti nel triennale delle opere pubbliche 22-24 approvato in Consiglio Comunale. Il primo, da circa 1,7 milioni di euro, riguarda il rifacimento del tappetino stradale dell’asse compreso fra via Francesco Crispi, via Imperatore Federico, piazza Leoni, viale del Fante, piazza De Gasperi, via Ausonia e via Belgio. L’altro invece, da poco meno di un milione di euro, interesserà l’intera via Libertà. Infine, circa 200.000 euro saranno destinati al rifacimento dei guard rail danneggiati dagli incidenti stradali.

La manutenzione stradale nel piano triennale 23-25

All’interno dell’annualità 2023 del piano triennale è previsto infatti l’accordo quadro per gli otto lotti funzionali del servizio, uno per Circoscrizione. Procedura amministrativa che è nelle mani dell’Urega e per la quale si attende la relativa copertura finanziaria, per un totale complessivo da 46,3 milioni di euro. Intanto però, oltre all’affidamento del servizio di pronto intervento stradale ai privati, l’Amministrazione ha previsto una serie di interventi tampone. Fra questi, la previsione dei lavori di manutenzione sull’asse di via Libertà (932.000 euro) e sull’asse di collegamento fra porto ed autostrada (da via Francesco Crispi allo svincolo di via Belgio – 1,7 milioni di euro). All’interno dell’annualità 2023, si colloca inoltre il primo stralcio di interventi per la manutenzione del ponte Oreto. Opera per la quale è previsto, all’interno del documento, un investimento iniziale da 2,4 milioni di euro.