Dovevano essere in tutto 38 i contrattisti ex L.s.u., che da diversi anni prestano la loro attività presso gli uffici amministrativi dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello – a essere stabilizzati con contratto a tempo indeterminato, ma sono stati solo 15.
Un’operazione che lascia l’amaro in bocca considerato che quelli utilmente collocati in graduatoria (dopo una selezione interna con prova di idoneità superata) avevano già firmato, lo scorso 13 dicembre, il contratto che è stato “congelato” dal direttore Generale, Gervasio Venuti “senza una valida motivazione”, dicono i lavoratori.
“Una decisione improvvisa e realmente immotivata – affermano i 23 lavoratori – e si palesa l’ingiusta eventualità di una nuova selezione interna (con spreco di ulteriori risorse economiche aziendali) per concorrere sempre per lo stesso numero di posti vacanti in organico e per la medesima categoria professionale”.
Il provvedimento adottato dall’Azienda Ospedaliera il 7 dicembre scorso, aveva definito un iter amministrativo chiaro e trasparente, avallato dall’assessorato regionale per la Salute, ma improvvisamente tutto si è arrestato. I lavoratori chiedono da giorni alla direzione aziendale l’immediata convocazione per il perfezionamento del contratto e sono determinati a procedere, con ogni strumento legale, affinché si faccia chiarezza.
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