Tre sigle sindacali Cgil, Uil e Csa hanno firmato il contratto decentrato 2017-2018, una la Cisl no.

“Tutto questo – dicono i sindacalisti Lillo Sanfratello della Cgil, Ilioneo Martinez e Totò Sampino della Uil e Nicola Scaglione del Csa – è stato ottenuto grazie alla nostra pressione costante e dei lavoratori che responsabilmente e senza azioni pretestuose hanno tutelato tutti i dipendenti del Comune di Palermo.

Senza scuse e false ragioni, Cgil, Csa e Uil supportati dai lavoratori che chiedono risposte concrete e non prese di posizione politico elettorale, hanno messo in atto proposte concrete miranti a trovare percorsi virtuosi, a tutela di tutti i dipendenti e dei servizi resi anche in questa situazione difficile creatasi dopo le osservazioni del Mef, che come è noto hanno messo a rischio le risorse dei lavoratori”.

L’amministrazione con delibera di Giunta n. 14 ha stanziato per il 2019 1.5 milioni, per il 2020 2.0 milioni e per il 2021 2.5 milioni per incrementare il FES, che permetteranno di ripianare le “perdite” post MEF. Per il 2018, è stato detto più volte dall’amministrazione di trovare le risorse necessarie al fine di salvaguardare il livello economico. Grazie a questa attività, nell’ultimo quadrimestre si avranno solo delle differenze minime che vanno da 5,80 a 11,28 euro annui.

“Appare superfluo sottolineare l’incidenza di tali perdite – aggiungono i sindacati – Tutto questo è il frutto delle nostre proposte attuate e condivise dall’amministrazione che per il solo 2018 come previsto dalle norme vigenti e non dalle norme di fantasia declamate da taluni, hanno consentito di recuperare 1.183.000 Euro delle ex P.O. non utilizzate nel 2018, somme congrue, per coprire tutti gli istituti contrattuali che sarebbero state destinate al bilancio dell’ Ente se non fosse stato sottoscritto il contratto.

La firma dell’accordo, era inoltre indispensabile per sbloccare le trattative e ridare i soldi ai lavoratori, per questo respingiamo ogni sterile e strumentale posizione di chi non ha proposte ma di fatto danneggia i lavoratori essendo responsabilmente convinti di aver fatto esclusivamente gli interessi dei lavoratori. La firma dell’accordo, permette il pagamento della produttività, purtroppo non a Febbraio, proprio per l’assenza dell’accordo stesso.

Si avvia una nuova stagione contrattuale che dovrà portare il comune di Palermo a dotarsi di un contratto decentrato finalmente aggiornato alle nuove prescrizioni del CCNL 2016/2018 .

Di diverso avviso la Cisl Fp Palermo Trapani non ha sottoscritto i contratti decentrati del 2017 e del 2018 al Comune di Palermo.

“Sono illegittimi, penalizzanti e senza valore” affermano Margherita Amiri, segretaria provinciale, Mario Basile, responsabile del dipartimento Enti locali e il gruppo Rsu della Cisl Fp Palermo Trapani. Per la Cisl Fp, “non hanno valore accordi con decorrenza retroattiva ma vanno sottoscritti nell’esercizio di riferimenti, con gli aggiornamenti relativi al contratto di lavoro, alle sentenze e alle pronunce giurisprudenziali”.

“Oltre a non essere legittimi sotto il profilo amministrativo e normativo, questi contratti penalizzano i lavoratori con una decurtazione di fondi quantificata in circa 4 milioni di euro l’anno”.

“Noi siamo coerenti con i nostri obiettivi che riguardano la tutela dei dipendenti e il miglioramento dei servizi ai cittadini – affermano Amiri, Basile e il gruppo Rsu – e sottoscriveremo intese solo qualora vadano in questa direzione. Stupisce che altri sindacati abbiano firmato, nonostante il dissenso con le loro Rsu al Comune”. La Cisl Fp Palermo Trapani ha indetto un’assemblea con i lavoratori per il 19 febbraio, per illustrare i dettagli dei contratti e spiegare l ragioni della mancata sottoscrizione.

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