- Consumi in crescita del 7,4% rispetto al marzo 2020 e del 5,6 del marzo 2019
- Indice nazionale IMCEI indica ritorno consumi industriali a livelli pre-Covid
A marzo i consumi elettrici in Sicilia sono risultati pari a 1,6 miliardi di kWh (circa il 6% della domanda nazionale), in crescita del 7,4% rispetto a marzo 2020 e del 5,6% rispetto a marzo del 2019. Lo attestano i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione. In sostanza si è tornati a livelli pre-Covid anche nella nostra isola.
Indice IMCEI in crescita nella nazione
L’indice IMCEI elaborato da Terna conferma il ritorno dei consumi industriali ai livelli pre-covid: a livello nazionale l’indice risulta in crescita del 37,7% rispetto a marzo 2020 e dello 0,1% rispetto a marzo 2019 e, ancora, del 2,3% rispetto a febbraio 2021.
Questo risultato prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti cosiddetti energivori connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale (grandi industrie dei settori cemento, calce e gesso, siderurgia, chimica, meccanica, mezzi di trasporto, alimentari, cartaria, ceramica e vetraria, metalli non ferrosi).
Nell’Isola segnali positivi
In Sicilia, in particolare, il campione dei consumi dei clienti industriali monitorato da Terna, pur facendo registrare una flessione sia rispetto a marzo 2020 sia a marzo 2019, ha mostrato segnali positivi nei settori della siderurgia e della meccanica, mentre sul dato complessivo ha influito negativamente comparto della chimica.
Anche in Italia, a marzo, i consumi di energia elettrica sono tornati ai livelli del 2019. Terna ha rilevato una domanda di elettricità pari a 26,7 miliardi di kWh, valore in aumento dello 0,6% rispetto a marzo del 2019 e superiore dell’11,8% rispetto a marzo del 2020, anno che è stato fortemente influenzato dal calo del fabbisogno dovuto alle iniziative messe in atto per contenere la pandemia da covid-19. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 35,1% dei consumi, valore sostanzialmente in linea con il 2020 e in crescita rispetto al 2019 (33,4%).
Confronto anche con 2019
Considerati i valori anomali registrati a partire da marzo 2020, Terna ha ritenuto opportuno condurre un’analisi statistica supplementare prendendo come riferimento anche l’anno 2019.
Nel mese di marzo la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’84% con produzione nazionale e per la quota restante (16%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,6 miliardi di kWh) ha registrato un incremento del +12% rispetto a marzo 2020. In aumento le fonti fotovoltaica (+19,5%), termoelettrica (+12,5%), idrica (+11%) ed eolica (+5,6%). In flessione solamente la produzione geotermica (-4,6%).
Nel periodo delle festività di Pasqua, considerando i giorni da sabato 3 a lunedì 5 aprile, le fonti rinnovabili hanno coperto oltre la metà della domanda di elettricità italiana: la società ha registrato una percentuale che si è attestata al 51,5% (valore che sale al 55,3% se rapportato alla produzione nazionale complessiva) in crescita sia rispetto al corrispondente periodo del 2020 (50,1%) sia a quello del 2019 (49,6%). In particolare, il giorno di Pasqua (4 aprile) il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 57,1%.
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