Case popolari a Ballarò nel cuore di Palermo. Il Sunia, ovvero il sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, interviene per chiedere informazioni sull’andamento del progetto dell’Istituto autonomo case popolari, che ha previsto per il quartiere oltre alla copertura del mercato anche i lavori per la costruzione di 5 alloggi di edilizia residenziale.
In una lettera inviata al sindaco Roberto La Galla e al commissario straordinario Iacp Alessandra Russo, il segretario del Sunia Zaher Darwish sottolinea che sono passati quasi due anni dalla definizione dei lavori e dalla consegna della prima struttura mercantile a Ballarò.
Il costo dell’opera è di 1,4 milioni di euro
L’opera, per complessivi un milione e 400 mila euro di fondi Po-Fesr ha previsto la rivalutazione urbana di una parte del quartiere dell’Albergheria con la copertura di piazza del Carmine, per lo storico mercato, e la costruzione di cinque alloggi in via Chiappara. Con un secondo appalto di oltre 4 milioni nasceranno altri 15 alloggi sempre in zona Albergheria.
Il Sunia “Si attende ancora completamento dei lavori”
“Si attende ancora il completamento dei lavori e la consegna della seconda struttura a Ballarò. Crediamo che circa sei anni, dalla fase progettuale che risale al 2018, siano più che sufficienti – dichiara il segretario Sunia Palermo Zaher Darwish – al di là dell’impatto architettonico, per nulla paragonabile allo stile liberty della struttura originaria, poi dismessa negli anni ’70, oggi l’attuale struttura, ancora da completare, e dissonante rispetto al contorno architettonico della Piazza del Carmine, presenta anche visibili disfunzioni. Con la pioggia dei giorni scorsi abbiamo visto che l’acqua si infiltra dal tetto cadendo da più parti. Siamo stati sollecitati dagli stessi venditori del mercato, destinatari finali del progetto, a segnalare il problema”.
Le richieste del Sunia
Il Sunia chiede al sindaco e all’Iacp di intervenire per correggere “le evidenti carenze strutturali” dell’impianto ed eliminare rischi e possibili danni causati dai lavori ancora incompleti.
“Per quanto riguarda gli alloggi – conclude Darwish – vorremmo conoscere lo stato attuale della realizzazione delle abitazioni considerato che a Palermo c’è una grave e diffusa emergenza case con tantissimi cittadini che attendono risposte”.
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