Gli effetti dell’emergenza Coronavirus stanno consegnando alla cronaca notizie di comportamenti contrastanti e talvolta estremi, in un senso e nell’altro, spaziando dalla sottovalutazione del rischio ad un eccessivo allarmismo. Questa mattina la Lombardia si è svegliata in stato di quarantena per effetto di un nuovo decreto, molto più restrittivo, che ha chiuso l’intera regione ed altre province del Nord.

Questa mattina Palermo invece si è svegliata con 3 nuovi casi di Covid-19. Ma in uno scenario in cui pare difficile trovare un equilibrio, sia da parte delle istituzioni che dei cittadini, c’è spazio anche per la solidarietà.

Sempre a Palermo dalle 8 di stamani la comunità cinese sta distribuendo gratuitamente 5000 mascherine alla cittadinanza. La consegna si svolge davanti ai locali dell’associazione Cinesi d’Oltremare di via Lincoln 24.

Attualmente le mascherine e i prodotti disinfettanti sono beni di lusso. Basti pensare che da quando in Italia è esploso il Coronavirus, il prezzo di questi articoli è schizzato alle stelle. Alcuni rivenditori, soprattutto online, approfittando dell’enorme richiesta, hanno portato a oltre 100 euro prodotti che normalmente costano pochi euro.
L’iniziativa quindi vuole aiutare tutti coloro che non sono riusciti a procurarsi la mascherina che negli ultimi tempi è il prodotto più ricercato.

“Sono tutte prodotte in Italia”, tiene a precisare la comunità che ha deciso di acquistare uno stock per regalarlo ai palermitani.

Occorre però fare chiarezza, cosa quanto mai necessaria in un periodo in cui le fake news si rincorrono. Le comuni mascherine che si trovano in commercio, per esempio quelle chirurgiche, non bastano per non essere contagiati, ma limitano la diffusione del virus da parte di chi è già infetto.

Non è il primo esempio di solidarietà a Palermo in tempi di Coronavirus. Qualche giorno fa il personale sanitario dell’ospedale Cervello di Palermo ha organizzato la festa di compleanno in corsia alla turista bergamasca contagiata dal Covid-19.

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