Il coronavirus fa paura anche alle imprese siciliane e il dipartimento Attività produttive della Regione inizia a studiare l’impatto che l’emergenza globale potrebbe generare sull’economa dell’Isola.

Il dipartimento Attività produttive, su disposizione dell’assessore Mimmo Turano, esaminerà i riflessi possibili sul medio e lungo termine del coronavirus sul sistema produttivo siciliano. “Abbiamo rilevato – spiega Turano – una preoccupazione piuttosto diffusa tra i nostri imprenditori per l’evolversi della situazione sanitaria in Cina. Ci sono in programma una manifestazione a Singapore e un’altra a Shangai e in più c’è un piano paese Cina in costruzione, dobbiamo dunque capire come modulare le nostre scelte nel caso il quadro dovesse ulteriormente deteriorarsi”.

La decisione dell’assessore alle Attività produttive arriva anche in considerazione dell’orientamento del governo nazionale a pensare a misure per contenere le conseguenze dell’epidemia su export e turismo. “È mia intenzione a stretto giro consultare anche le imprese, soprattutto quelle attive sul mercato cinese ed asiatico, per capire non solo le preoccupazioni ma anche le necessità concrete” conclude l’assessore.

Intanto l’Agenzia internazionale per l’Energia sostiene che l’emergenza avrà “un impatto significativo” sulla domanda mondiale di petrolio. L’agenzia ha rivisto al ribasso di 365 mila barili al giorno la sua stima sulla domanda a livello globale di greggio nel 2020.

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