“Utilizziamo prioritariamente le IPAB per assistere i pazienti positivi in quarantena. In aggiunta eventualmente si proceda anche con quanto proposto dal Governatore Musumeci di destinare le residenze alberghiere isolane ad ospitare quanti positivi al Coronavirus sono obbligati a rispettare il periodo di quarantena, sarebbe opportuno l’impiego prioritario delle IPAB, soprattutto quelle non più attive”.
E’ questa la richiesta che viene da un gruppo di deputati regionali dell’Assemblea Regionale Siciliana al Presidente della Regione Nello Musumeci.
Gli otto parlamentari (Marianna Caronia, Giovanni Bulla e Antonio Catalfamo – Lega, Luisa Lantieri e Giuseppe Gennuso – Ora Sicilia, Carmelo Pullara e Giuseppe Compagnone – Popolari-Autonomisti e Stefano Pellegrino – Forza Italia) spiegano che sono diverse le strutture IPab funzionali e fruibili, presenti sul territorio regionale, cui si aggiunge il personale socio-sanitario di riferimento, che rappresenta una rete di assistenza da valorizzare in questo momento di emergenza e di bisogno di risorse primarie.
Le strutture IPAB, inoltre, sono già parzialmente attrezzate sul piano sanitario ovvero attrezzabili in brevissimo tempo, aspetti di non poco conto in questo periodo di carenza di attrezzature, e insistono sui territori dei comuni in cui è già presente una struttura ospedaliera, consentendo così uno stretto contatto e continuità con i sanitari ospedalieri, impegnati in prima linea nel contrasto all’epidemia da COVID-19.
Di non secondaria importanza e’ che le stesse strutture oggi disattivate, con l’auspicio di una più rapida possibile conclusione di questo nefasto periodo, possano con la ricostruzione, ristrutturazione e rifunzionalizzazione che verrà, quasi fosse un dopoguerra, entrare a far parte del sistema socio- assistenziale sanitario regionale per potere rinascere.
«Le Opere Pie siciliane sono pronte a mettere a disposizione le proprie strutture a favore dell’emergenza Covid 19».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Nello Musumeci, dopo la comunicazione dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone, che sta seguendo i contatti con i vari enti.
«Abbiamo effettuato una ricognizione dei locali che possono essere messi a disposizione dalle Opere Pie – ha affermato Scavone – circa una ventina sparse su tutto il territorio regionale sono pronte a garantire le proprie strutture per la gestione dell’emergenza coronavirus sia dal punto di vista sanitario che sociale. Abbiamo stimato una potenziale ricettività di circa 800 posti».
L’attenzione dell’Unità di crisi regionale è rivolta anche alle persone senza fissa dimora, che diventano un potenziale pericolo per la loro salute e quella degli altri.
«A Palermo l’Opera pia Palagonia – ha continuato l’assessore – riceve 22 persone senza fissa dimora che alloggeranno nei locali della ex casa di riposo di via Giuseppe Maggiore Amari. L’emergenza è certamente sanitaria ma anche sociale – prosegue Scavone – e il governo Musumeci è impegnato per venire incontro alle esigenze delle persone più fragili».
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