Scatta la denuncia dei lavoratori della sanità contro il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza da parte delle aziende ospedaliere e delle Asp. La Fials-Confsal di Palermo ha distribuito dei moduli che andranno controfirmati dai dipendenti in modo da segnalare alle autorità ogni violazione delle regole a partire dall’assenza dei dispositivi di sicurezza fino al controllo sulla salute dei lavoratori stessi. La denuncia è sottoscritta anche dal segretario provinciale della Fials, Enzo Munafò.

La Fials segnala intanto all’ospedale Cervello un altro caso di contagio legato a comportamenti poco corretti. Un medico di Ostetricia tornato dalle ferie, per disposizione della Direzione sanitaria è tornato in servizio e dopo 4 giorni è risultato positivo.

“Questo è stato possibile – spiega Munafò – perché il Dl 18 del 17 marzo, all’articolo 7 prevede che tutti i cittadini che rientrano da ferie o altro devono rimanere in quarantena, ma se sono sanitari asintomatici possono tornare in servizio senza quarantena. Questi sono i risultati. La Fials nazionale ha chiesto la modifica di questa norma scellerata e non supportata da nessuna certificazione scientifica”.

Conclude Enzo Munafò: “Vogliamo essere fiduciosi che il presidente Conte raccolga il nostro appello e modifichi velocemente l’art. 7 del suo decreto”. Intanto al Cervello non si procede a rilevare i tamponi per tutto il personale sanitario trasgredendo l’ordinanza del presidente Musumeci.