“Sono passati Natale e Capodanno, mancano appena quattro mesi alle elezioni amministrative del Comune di Palermo ed ancora nel centrodestra si cincischia e si attende per capire chi deve essere il candidato che, come ripeto da mesi, sono soltanto i cittadini palermitani a doverlo scegliere. Riconfermo la mia candidatura e ribadisco la disponibilità a partecipare alle primarie del centrodestra”. Lo dice Totò Lentini, capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Ars.

Totò Lentini ha stilato 8 punti del suo programma per Palermo

Lentini ha già pronto il suo programma in otto punti in cui si affrontano le questioni più importanti per il futuro del capoluogo siciliano: sviluppo e occupazione; ambiente e sostenibilità; rilanciare la macchina comunale; periferie; infrastrutture e e vivibilità; sicurezza; solidarietà ed integrazione; cultura e scuola.

Infrastrutture e viabilità

Tra i temi cruciali del programma elettorale, la questione mobilità e traffico. Ecco la “ricetta” suggerita da Lentini. “Per essere competitiva e vivibile Palermo ha bisogno di infrastrutture efficienti, moderne ed inserite in una visione di insieme. Non serve inseguire progetti faraonici che non verranno mai realizzati, ma completare quanto già avviato, modernizzare e mantenere le opere esistenti, sviluppare progetti realmente sostenibili e che guardino al futuro”.

In particolare, la Circonvallazione da “muro” ad asse urbano:

  • l’asse di viale Regione Siciliana deve costituire una priorità assoluta: oggi è un “muro” che divide la città ed una “condanna” in termini di traffico, rumore ed inquinamento, deve diventare un moderno asse urbano, intorno a cui sviluppare un assetto cittadino sostenibile;
  • occorre investire ogni energia ed ogni risorsa disponibile per superare le due più evidenti criticità: il ponte Corleone deve essere consolidato – perfino ricostruito – garantendone la solidità e l’immediato raddoppio per eliminare un inaccettabile “tappo” alla circolazione;
  • ulteriore intervento prioritario è la sistemazione dello svincolo Pitré, col raddoppio del “ponte” che consentirà di fluidificare la viabilità nell’area e sull’intero asse stradale;
  • è indispensabile assicurare la possibilità di un attraversamento pedonale rapido e sicuro della circonvallazione: occorre reperire i fondi, anche con partenariati con soggetti privati, per realizzare lungo l’intero asse sovrappassi pedonali attrezzati, come quello di piazzale Giotto e in via Altofonte, eliminando gli attuali pericolosissimi semafori, rendendo più fluido e meno pericoloso il percorso delle auto;
  • di elevata importanza, sbloccare la vicenda del sottopasso di via Perpignano;
  • sviluppare, in sinergia con la Regione, la progettualità per un nuovo asse di attraversamento urbano (“pedemontana”), che alleggerisca in prospettiva l’attuale circonvallazione e garantisca un veloce spostamento esterno all’area urbana.
  • massimo impegno per la definizione delle opere già avviate di completamento del passante urbano e dell’anello ferroviario: l’impegno dev’essere di vedere l’apertura dell’intera tratta della metropolitana e, fin da subito, il raddoppio delle corse (da 30 a 15 minuti) sulla linea A e l’estensione serale e festiva di quelle sulla linea B;
  • vanno ripristinati biglietti ed abbonamenti integrati bus/metro/tram per favorire l’intermodalità;
  • nuovi parcheggi multipiano integrati col trasporto pubblico, contrastando la piaga del posteggio abusivo in molte parti della città;

Superare l’emergenza cimiteriale

“La vergogna delle bare insepolte deve terminare al più presto: occorre mettere in sicurezza, ripristinare e – per quanto possibile – ampliare le strutture esistenti, assicurando anche il pieno e costante funzionamento del forno crematorio dei Rotoli, senza più ricorrere alla fallimentare strategia “emergenziale” degli ultimi anni. La soluzione a lungo termine passa inevitabilmente per la realizzazione di una nuova area cimiteriale, impostata secondo criteri moderni e sufficiente a garantire una dignitosa sepoltura di chi non è più fra noi”.

Rifiuti e Ambiente

“Il tema della sostenibilità è una sfida ormai non più rinviabile per la città: l’ambiente non è un tema “grande e lontano”, ma un’emergenza che vediamo quotidianamente a partire dal disastro delle nostre strade sommerse di rifiuti. Investire su una soluzione definitiva al tema rifiuti, migliorare l’impatto ambientale, valorizzare il verde devono essere temi centrali del prossimo quinquennio”.

Rifiuti: oltre le discariche, verso un modello sostenibile:

  • una strategia d’intervento impone l’adozione di soluzioni immediate per superare le discariche: il potenziamento dei tritovagliatori e la nuova vasca di Bellolampo hanno un’utilità assolutamente temporanea, uniti al rafforzamento della differenziata;
  • non si può eludere la questione di lungo periodo, per portare la città stabilmente fuori dall’emergenza occorre, oltre alla differenziata in tutta la città, un’impiantistica in grado di valorizzare quanto riciclato ed uno strumento “a valle” per smaltire quanto rimane;
  • Bellolampo è oggi ancora una pericolosa bomba ecologica: deve essere messa in sicurezza e trasformata in un moderno polo tecnologico per trasformare i rifiuti in risorse, secondo la logica dell’economia circolare. Non basta “differenziare” occorre permettere l’insediamento di filiere industriali del riciclo, con benefici ambientali ma anche economici ed occupazionali;
  • la “chiusura” del sistema è la costruzione di un moderno, sostenibile ed efficiente impianto di termovalorizzazione della frazione residua, secondo i migliori esempi europei, che restituisce energia e calore senza inquinare;
  • attivare un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti con modalità “porta a porta”, trasporto e smaltimento presso impianti convenzionati e altri servizi di igiene urbana, attraverso bandi di gara da affidare a privati.

La lista e l’appello al centrodestra: “Fare presto”

Alla vigilia dello scorso Natale, Lentini ha lanciato il simbolo di “Alleanza per Palermo” e a fine gennaio è prevista la presentazione del simbolo della seconda lista autonomista. “Noi andiamo avanti – dice Lentini – senza indugi con la consapevolezza che non si può ‘inventare’ né improvvisare un nome all’ultimo minuto, gli errori fatti dal centrodestra in altre città italiane alle ultime amministrative non possono essere ripetuti a Palermo”.

La questione del Presidente della Repubblica

Inoltre, ritengo assurdo collegare il candidato sindaco della nostra città all’elezione, in programma per la fine di gennaio, del presidente della Repubblica. Ma cosa c’entra l’elezione del Capo dello Stato con il sindaco di Palermo?“, si chiede  Lentini che conclude: “Serve un vertice del centrodestra e le primarie sono l’unica soluzione e vanno fatte al più presto, entro la fine di gennaio, perché poi mancheranno tre mesi alla presentazione delle liste”.

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