La corsa alla Regione si intreccia con le elezioni amministrative in Sicilia. Se il centrosinistra ha scelto per le primarie e fissato al 10 giugno il termine ultimo per la presentazione delle candidature, nel centrodestra continua, invece, la guerra interna per scegliere il candidato.

La cena segreta fra Miccichè e Berlusconi

In questo clima ed in totale silenzio venerdì sera, Gianfranco Miccichè è volato in campania e ha cenato, all’hotel Santa Lucia con Silvio Berlusconi. A tavola c’era l’intero gota azzurro. Oltre Berlusconi c’erano i due capigruppo di Camera e Senato rispettivamente Paolo Barelli e Anna Maria Bernini e la senatrice Licia Ronzulli che in Sicilia era già venuta, inviata proprio da Berlusconi, a tentare la pace interna al partito spaccato nell’isola prima che a livello nazionale.

Le voci dopo la cena

Le voci fatte filtrare da Forza Italia dicono che il coordinatore azzurro in Sicilia abbia ottenuto il definitivo no alla ricandidatura di Nello Musumeci a novembre. Un risultato maturato a margine delle spaccature azzurre a livello nazionale. Una scelta che dividerebbe forse definitivamente fratelli d’Italia dal centrodestra.

La reazione di La Russa

“Dico che ci sono delle priorità. FdI ne ha due: vincere le elezioni come coalizione e fare un buon risultato di lista. Anche perché subito dopo ci sono le Politiche” dice invece il senatore siciliano di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, “Lega e Forza Italia hanno già sperimentato di stare al governo senza la destra. E’ inevitabile pensare che per loro vincere tutti assieme possa non essere l’unica soluzione”.

In Sicilia laboratorio per alleanze diverse

“A me resta il sospetto che qualcuno voglia far nascere in Sicilia un laboratorio per maggioranze diverse” aggiunge Ignazio La Russa. “Non solo noi non intendiamo rompere, ma siamo risoluti nel non voler favorire il disegno di far vincere la Sinistra”. Non è un’ipotesi fantascientifica…”E per scongiurarla non dobbiamo sbagliare la scelta del candidato”.

Musumeci miglior candidato

Musumeci? “Noi siamo stati coerenti e leali. Anche nei sondaggi. Ne abbiamo fatti tre. E con gli alleati siamo stati chiari: quasi tutti i candidati del centrodestra unito vincerebbero, ma Musumeci è sempre quello col risultato migliore…”.

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