“Penso a una giunta di assessori politici ma che abbiano piena padronanza nelle materie oggetto di delega. Il mio dovrà essere un governo delle competenze. Sarò il portavoce dei siciliani a Roma”. Così in una intervista a Libero il candidato del centrodestra alla presidenza della regione Siciliana Renato Schifani.

“Tutti i sondaggi mi danno vincente, c’è chi promette mari e monti”

Prosegue Schifani: “Tutti i sondaggi mi danno vincente. Non mi appassiona la lotta per chi sarà secondo o terzo. In questo momento i siciliani sentono il bisogno di affidarsi a chi sarà in grado di migliorare la loro terra, non a chi promette mari e monti, anche con toni decisamente sopra le righe“.

Quattro le priorità del suo governo, il coinvolgimento dei sindaci

Quanto alle priorità del suo governo, Schifani precisa: “Saranno quattro. La prima sono i nostri giovani, per metterli nelle condizioni migliori per avere un lavoro sicuro e dignitoso. Sul piano amministrativo, presenteremo il disegno di legge per reintrodurre le Province di cui, dopo la riforma Delrio, continuiamo a pagare i dipendenti e le strutture mentre i cittadini non vedono più in opera le funzioni. Chiederemo al governo nazionale la ‘norma Gualtieri’ che dà ai sindaci delle grandi città poteri commissariali per realizzare termovalorizzatori. Infine, depoliticizzazione dei direttori regionali: sceglierò i migliori al di là delle tessere di partito. Solo per il loro merito. Il punto di riferimento della Regione saranno i sindaci: per me non ci saranno sindaci di destra o di sinistra, vanno coinvolti sempre per il bene dei siciliani”.

Manifestazione elettorale a Messina il 14 settembre

Renato Schifani incontrerà gli elettori mercoledì 14 settembre, alle ore 11,30 al Royal Palace Hotel di Messina (via T. Cannizzaro, 3). Alla manifestazione saranno presenti i candidati della coalizione alle prossime elezioni regionali del 25 settembre formata da Forza italia, Fratelli d’Italia, Lega Prima l’Italia, Dc Nuova Dc e Popolari Autonomisti.

Sabato scorso a Palermo la convention del centrodestra

“Se qualcuno pensa che la mia terzietà, la mia calma, possano significare rinuncia a cambiare la Sicilia si sbaglia”, “non mi sottometterò a sottosegretari e a ministri”. E poi un messaggio anche per i burocrati: “chi non mi consentirà di lavorare, andrà a casa”. Dal palco del Multisala Politeama di Palermo, davanti allo stato maggiore del centrodestra, sabato scorso Renato Schifani ha parlato già da governatore.
Davanti a una sala gremita, ha ribadito i punti principali del suo programma. A cominciare dalle scelte, che in ogni settore saranno caratterizzate, ha sottolineato, dal merito: “Sono contrario a direttori e dirigenti con tessere di partito – ha evidenziato -. Prediligerò la meritocrazia”. E sul fronte ambientale, ha sottolineato: “E’ giunto il momento di scelte forti: due termovalorizzatori, uno in Sicilia orientale e uno in Sicilia occidentale. A Roma lo stanno facendo. Lo sta facendo il sindaco del Pd e noi chiederemo al governo di applicare la norma Gualtieri”.

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