Corsa a sindaco di Palermo, ennesimo atto. Almeno nel centrodestra qualcosa si muove. Dalla folla dei candidati inizia a stringersi il cerchio sui papabili e da otto si potrebbe scendere a tre.

Francesco Cascio rompe gli indugi

Dopo aver detto ‘no, io non sono candidato’; dopo aver incassato l’investitura che veniva da altri ma anche le preferenze sottotraccia espresse dagli azzurri per Roberto Lagalla e aver assistito al lancio nell’agone proprio di Lagalla ma in quota Udc, sia pure con lo sponsor sotterraneo azzurro. Insomma dopo essere stato al balcone a guardare cosa succedeva in questa corsa a sindaco, Francesco Cascio rompe gli indugi. L’ex Presidente dell’Ars, ex assessore regionale, attuale medico del complesso presidio di Lampedusa, Cascio è pronto a candidarsi a sindaco di Palermo.

La corsa a sindaco dei Francesco

Della candidatura di cascio si parla da mesi. Dapprima fu la ‘guerra dei Francesco’. In campo, infatti, l’un contro l’altro armati, sembrava dovessero scendere Francesco Cascio e Francesco Scoma, ex compagni di partito, oggi solo di coalizione. Scoma, infatti, è passato prima a Italia Viva e adesso alla Lega. La sua candidatura in pectore non è mai stata ufficializzata ma neanche mai ritirata.

La candidatura di Roberto Lagalla

A scompigliare le carte fu ‘irruzione della candidatura di Roberto Lagalla. L’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale in un attimo aderì all’Udc e venne lanciato nell’agone con il bene placido di Forza Italia sotto traccia. Una operazione che avrebbe permesso agli azzurri di avere un candidato ma senza spendere la carta della candidatura e con le mani libere per trattare sull’altra candidatura, quella alla Regione siciliana

Scendono le quotazioni dell’assessore

Ma il nome lanciato non ha sortito l’effetto sperato e nel giro di pochi giorni i candidati sono diventati otto, uno per ciascun partito della coalizione. ora che le acque sembrano calmarsi e si avvicina il momento della scelta Cascio rompe gli indugi

Si sgombera il campo

Piano piano si sgombererà, quindi, il campo dagli altri candidati e alla fine potrebbero restare in tre a contendersi la palma del gradimento della coalizione: Francesco Cascio, Roberto Lagalla e Carolina Varchi lanciata da Fratelli d’Italia. Sempre se la Lega non deciderà di schierarne uno proprio.

Possibilità primarie

In questa situazione c’è la possibilità che si ricorra alle primarie. Le ha chieste la Lega, le ha sposate Fratelli d’Italia e le avrebbero chieste anche i centristi di Noi con l’Italia. Non piacciono, invece, a Forza Italia che a questo punto proverà a chiudere su Cascio. Ma, come dice lo stesso ex Presidente dell’Ars, dovrà unire e non dividere o farà un passo indietro

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