Grandi ascolti, temi interessanti, spunti e alche qualche normale attrito tra i sei candidati a sindaco di Palermo che si sono confrontati al Teatro Bellini. La sfida è andata in onda sulla pagina di BlogSicilia, e in replica su Video Regione canale 14 del digitale terrestre questa sera lunedì 30 maggio alle ore 21,30. Sul palco Rita Barbera, Francesca Donato, Fabrizio Ferrandelli, Roberto Lagalla, Ciro Lo Monte e Franco Miceli che il 12 giugno si contenderanno la fascia tricolore del comune di Palermo. Un confronto che arriva alla stretta finale, nel clou della campagna elettorale, infiammata dalle polemiche, fatto da 30 domande divise fra i sei candidati.
I percorsi, i programmi per la Palermo del futuro
I sei candidati hanno potuto tracciare nel corso dei propri interventi i programmi e le traiettorie da seguire una volta saliti al municipio. I sei candidati sindaco sono stati messi di fronte alla situazione palermitana, certamente tra le più difficili dal dopoguerra, dopo la pandemia e la crisi finanziaria, e i venti di guerra che spirano in queste settimane. I debiti, la gestione dei fondi derivanti dal Pnrr ma anche l’esodo da Palermo delle migliori menti, la città che pian piano si va svuotando sempre di più. Il tema della transizione ecologica e la sfida della raccolta differenziata. Questi i temi messi davanti agi occhi degli aspiranti sindaci da Palermo Mediterranea con la consapevolezza che i prossimi cinque anni saranno importanti, saranno cinque anni fondamentali. Cinque anni in cui il sindaco dovrà essere capaci di trattenere capitali, giovani, investimenti e persone.
“Ridare ai bambini palermitani possibilità di sognare”
Pensare in termini di governance al di fuori del colore politico al di fuori del colore della propria ideologia. Questo lo spunto offerto da Dario Nepoti, direttore della business community Palermo Mediterranea. “In questa città non c’è una governance di questo tipo, eppure altre città lo stanno facendo. Abbiamo ottenuto tantissimo da Palermo, tantissimo e siamo qui ora per dirvi che vogliamo restituire, che non avvenga mai più, che si toglie a ogni bambino la propria capacità e la propria possibilità di sognare”.
Una città sostenibile e come attrarre investimenti
In prima battuta i candidati alle amministrative palermitane sono stati chiamati a soffermarsi su come rendere Palermo una città più sostenibile. Palermo Mediterranea ha chiesto inoltre a gran voce alla prossima amministrazione comunale di far tornare il territorio palermitano appetibile agli investitori e agli imprenditori che vogliono, non soltanto che sono già qui sul territorio e che vogliono rimanere qui, ma anche a chi deve o chi vorrebbe venire qui per fare impresa. “Quali i primi interventi per rendere appetibile la città a possibili investitori che vogliano in qualche modo venire qui da noi per dare un colpo di frusta alla nostra economia?”, questa la seconda questione posta ai candidati.
Turismo volano per l’economia
Altro tema caldo è stato il turismo che a Palermo è sempre stato fiorente ma che non è mai stato del tutto valorizzato tanto che, come ha fatto notare Palermo Mediterranea nel corso del dibattito, gli ultimi dati ci dicono che continua il divario rispetto al potenziale turistico fra Nord e Sud, 5% contro il 52% del Nord. “Palermo può fare diventare l’economia del mare un volano di sviluppo ulteriore?”, questa la spinosa domanda ai sei candidati.
Traffico: la piaga di Palermo
Il traffico e una ricetta per renderla città più fruibile è stato il tema finale. Un tema caldo visto che Palermo in questi mesi è stata ostaggio, e continua a esserlo, di cantieri e strade malmesse. “Ogni anno a Palermo passiamo in media cinque giorni e 12 ore fermi in mezzo al traffico. Un tema che il prossimo sindaco, secondo Palermo mediterranea, dovrà affrontare anche a fronte degli investimenti previsti in infrastrutture”.
Scintille tra Miceli e Ferrandelli
Ed è su questo tema che il dibattito si è scaldato. Protagonisti i candidati Ferrandelli e Miceli che si sono scambiati pubbliche accuse. Ferrandelli ha acceso la miccia, accusando Lagalla e Miceli di non sapere “nulla di chi ha governato in questi anni. Uno rappresenta che ha governato per dieci anni, l’altro era seduto in regione fino a due giorni fa”. Secca la replica di Miceli, “Fabrizio Io credo che tu non solo non sei informato, ma dici delle cose che non sai. Quando tu parli devi prima devi prima informarti, informarti e dire le cose”. E poi ancora, “Fai un po’ anche di demagogia, anzi un po troppo. E credo che la città non ha bisogno di demagogia né di non conoscenza effettiva dei problemi”. L’alterco è poi finito con un invito a una “sfida pubblica sugli strumenti di pianificazione” di Palermo da Ferrendelli a Miceli.
Il dibattito sarà trasmesso integralmente questa sera (30 maggio) alle 21,30 su Video Regione canale 14 del digitale terrestre
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