La scadenza del Green pass non può essere illimitata secondo la Fondazione Gimbe secondo cui, “In assenza di evidenze, la decisione è politica ma serve scadenza”. La fondazione che si occupa del monitoraggio della pandemia in Italia sostiene che “ad oggi nessuna evidenza scientifica permette di definire una durata del supergreen pass che correrà dalla somministrazione della terza dose” ma “serve comunque una precisa scadenza”.

No al Green pass illimitato

Gimbe è dunque contraria rispetto alla decisione d’ieri di prevedere una scadenza illimitata della certificazione verde per chi ha effettuato il richiamo vaccinale. Il green pass rilasciato dopo la terza dose di vaccino, precisa Nino Cartabellotta, “è fondamentale per tutelare la salute individuale e, indirettamente, anche quella collettiva”. Tuttavia, “secondo le attuali evidenze scientifiche – spiega – non è possibile definire una scadenza per il super green pass condizionata dall’efficacia del booster e nemmeno escludere la necessità di una quarta dose. Ma, in quanto strumento che limita le libertà personali, la certificazione verde non può avere durata illimitata”.

Da 51 a 20 le province con incidenza oltre 2mila su 100mila abitanti

Scendono da 51 a 20 le Province con incidenza superiore ai 2.000 casi per 100.000 abitanti. Lo rileva il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe per il periodo 26 gennaio-1 febbraio 2022. In particolare oltre quota 2mila casi per 100mila abitanti sono: Bolzano (2.644), Forlì-Cesena (2.524), Vicenza (2.443), Pordenone (2.402), Macerata (2.401), Ravenna (2.345), Rimini (2.306), Fermo (2.258), Gorizia (2.216), Bologna (2.214), Ascoli Piceno (2.188), Ancona (2.131), Pesaro e Urbino (2.127), Reggio nell’Emilia (2.123), Verona (2.109), Trieste (2.051), Treviso (2.042), Ferrara (2.038), Livorno (2.037) e Padova (2.031).

Ancora 7,4mln senza una dose vaccino

Al primo febbraio “sono ancora 7,4 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino, tra cui 2,46 milioni della fascia 5-11 anni e 693 mila della fascia 12-19 che influenzano la sicurezza delle scuole, oltre a 1,89 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave che alimentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva”. Lo afferma la Fondazione Gimbe nel suo rapporto settimanale indipendente (26 gennaio-1 febbraio). L’84,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’80,9% ha completato il ciclo vaccinale. Il tasso di copertura terze dosi è al 79,6% con nette differenze regionali, rileva Gimbe.

Mano vaccini questa settimana

Nell’ultima settimana, riferisce Gimbe nel suo rapporto, scende il numero di somministrazioni di vaccini anti-Covid (3.276.925), con una media mobile a 7 giorni di 468.132 somministrazioni/die: diminuiscono del 16,5% le terze dosi (2.610.572) e del 10,2% i nuovi vaccinati (277.862). Le coperture con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d’età (dal 98,9% over 80 al 32,7% della fascia 5-11 anni), così come sul fronte dei richiami, che negli over 80 hanno raggiunto l’85,3%, nella fascia 70-79 l’83,4% e in quella 60-69 anni il 78,7%. Al 2 febbraio nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 1.607.472 dosi: 1.200.584 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 533.972 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale che si attesta al 32,7% con nette differenze regionali (dal 18,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al 49,8% della Puglia). Per la terza dose, al 2 febbraio sono state somministrate 33.842.101 dosi booster con una media mobile a 7 giorni di 372.939 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (42.518.205), aggiornata al 1/o febbraio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 79,6% con nette differenze regionali: dal 72,9% della Sicilia all’85,8% della Valle D’Aosta.

‘Non convince obbligo per fascia adulti’

Ulteriore crollo, negli ultimi sette giorni, dei nuovi vaccinati nella fascia 5-11 anni in cui si registra – 23,4% mentre tra gli over 50 “l’obbligo non convince” e si registra un -16,9%. Questa la fotografia scattata dalla Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale indipendente (26 gennaio-1 febbraio 2022). Sulla fascia 5-11 pesa, fa notare Gimbe, il rinvio anche per le quarantene. In generale, i nuovi vaccinati in 7 giorni sono stati 277.862 rispetto ai 356.882 della settimana precedente (-22,1%). Di questi il 43,2% è nella fascia 5-11 anni, quasi 120mila. Negli over 50, il numero dei nuovi vaccinati scende a 81.382.