Sono 789 i nuovi casi di Covid19 registrati nell’isola a fronte di 16.274 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 618. Il tasso di positività sale al4,8% ieri era al 2,6%.

L’isola è, al sesto posto per contagi, al primo posto c’è il Veneto con 1.926, al secondo l’Emilia Romagna con 1.656, al terzo la Lombardia con 1.486, al quarto il Lazio con 1.376, al quinto il Piemonte con 1.215 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 14.543 con un aumento di 534 casi. I guariti sono 253 mentre le vittime sono 2 e portano il totale dei decessi a 7.262.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 387 ricoverati, con 21 casi in più rispetto a ieri;  in terapia intensiva sono 48, due casi in più rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province  Palermo con 85 casi, Catania 232, Messina 210, Siracusa 57, Ragusa 34, Trapani 60, Caltanissetta 54, Agrigento 57, Enna, 0.

Covid19 Sicilia, casi in aumento ma zona gialla lontana secondo Gimbe

Aumentano nuovi casi in Sicilia secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Il peggioramento si registra nella settimana 1-7 dicembre. In particolare, si legge nel report, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi al covid per 100.000 abitanti (289) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (9,5%) rispetto alla settimana precedente. Restano però sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (9%) e in terapia intensiva (5%).

I nuovi casi per provincia

Sempre secondo Gimbe, in Sicilia la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 71,4% (media Italia 77,3%) a cui aggiungere un ulteriore 3,4% (media Italia 2,8%) solo con prima dose; il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 34,9% (media Italia 46,8%). Questo l’elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell’ultima settimana suddivisi per provincia: Messina 162; Caltanissetta 154; Catania 134; Siracusa 126; Trapani 97; Agrigento 90; Enna 77; Palermo 63; Ragusa 47.

In Italia in 7 giorni +16,3% ricoveri

La settimana dal primo al 7 dicembre ha visto un aumento del 22,4% dei nuovi casi Covid-19, una crescita del 12% dei decessi, del 16,3% di ricoverati e del 13,6% di pazienti in terapia intensiva. “Da 7 settimane – spiega Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – continuano ad aumentare i nuovi casi con una media giornaliera più che sestuplicata: da 2.456 casi registrati il 15 ottobre ai 15.110 del 7 dicembre”. In particolare, i nuovi casi sono stati 105.771 rispetto ai 86.412 della settimana precedente, le persone in isolamento domiciliare 234.040 rispetto a 188.360, i ricoverati con sintomi 6.078 rispetto a 5.227 e i pazienti in terapia intensiva 776 rispetto a 683. Ad aumentare sono stati anche i decessi, pari a 558 negli ultimi 7 giorni (di cui 17 riferiti a periodi precedenti), con una media di 80 al giorno rispetto ai 71 della settimana precedente.

Il vaccino evita le terapie intensive

“Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si rileva un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +16,3% in area medica e +13,6% in terapia intensiva”. Tuttavia, rileva il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, “rispetto allo scorso autunno la percentuale di pazienti che necessita di ricovero ospedaliero sul totale dei positivi si è dimezzata grazie alla protezione del ciclo vaccinale primario nei confronti delle forme severe di malattia”. Nonostante cresca l’aumento della pressione sugli ospedali, nelle ultime settimane si è leggermente ridotta, rispetto al totale degli attualmente positivi, la percentuale dei pazienti ricoverati in area medica (scesi dal 3,47% del 7 novembre al 2,50% del 6 dicembre) e in terapia intensiva (dallo 0,47% del 21 ottobre allo 0,33% del 6 dicembre”.

Con questo trend in 4 settimane cambio colore diverse Regioni

In tutte le Regioni, tranne Molise e Valle D’Aosta, si rileva un incremento dei nuovi casi che va dall’1,8% delle Marche al 50,3% dell’Umbria. In 52 Province l’incidenza è pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, e in testa ci sono Trieste (con 694 casi), Bolzano (651), Treviso (467) e Padova (405).  “Con il trend attuale di crescita dei nuovi casi, anche se l’impatto sugli ospedali è ‘ammortizzato’ dai vaccini, nelle prossime 4 settimane diverse Regioni cambieranno colore”, sottolinea il presidente Gimbe Nino Cartabellotta.