Il sindaco di Carini, Giovì Monteleone, invia una pesante nota al commissario ad acta per l’emergenza Covid-19, Renato Costa, con la quale chiede l’immediata revoca del provvedimento che, di fatto, da ieri smantella la struttura territoriale di supporto dell’Asp di Palermo che prende in carico i soggetti affetti da coronavirus e li assiste nel loro percorso verso la negativizzazione.
Il sindaco, “Scelta incomprensibile”
“Il provvedimento emanato dal Commissario Costa – scrive Monteleone – ha l’effetto di smantellare tutte le Usca presenti nel territorio della Città Metropolitana di Palermo, accentrando le attività unicamente in capo alla struttura esistente presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo. Risulta incomprensibile la scelta. In questi mesi così pesanti, il personale impiegato nelle Usca è stato in grado di fornire una risposta celere alle esigenze del territorio. Inoltre – continua il sindaco di Carini – in un momento così delicato, nel quale il diffondersi delle varianti preoccupa non poco e anche in ragione del fatto che la scelta di sguarnire i territori potrebbe accreditare la tesi del ‘calo di tensione’ e scampato pericolo dell’emergenza covid, centralizzate tutte le unità impiegate nel contrasto all’emergenza sanitaria, medici, infermieri, autisti, Oss e spostare tutta la dotazione di materiale sanitario, Dpi, tamponi e altro ancora, in possesso delle Usca alla Fiera del Mediterraneo non sembra una scelta del tutto ragionevole”.
Pericolo di potenziali nuovi focolai
Per il primo cittadino carinese questa scelta cade in un momento delicato, nel quale la ripresa dei viaggi internazionali, l’avvio della stagione turistica e l’allentamento delle misure di contenimento, se non accompagnati da un efficace e tempestivo monitoraggio di eventuali nuovi casi proprio nelle zone ad alta intensità turistica come Carini, Capaci, Isola delle Femmine, Cinisi e Terrasini, potrebbe favorire l’ingenerarsi di nuovi focolai poi difficilmente controllabili.
Si pensa di impugnare l’atto amministrativo
Il sindaco Monteleone ha inoltrato la richiesta di convocazione dei sindaci del Distretto 34 per il confronto urgente sul tema e per concordare le iniziative da intraprendere per la tutela delle esigenze delle comunità afferenti questo comprensorio, impugnare l’atto amministrativo, richiedere il potenziamento del personale del Distretto. Proprio ieri il commissario Costa era intervenuto in merito, evidenziando che in atto non vi è alcuno smantellamento ma solo una riorganizzazione: «La pandemia si evolve ed in futuro, con la riapertura delle scuole, la strategia cambierà nuovamente».
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