In due giorni sono stati eseguiti dall’Asp di Palermo oltre 60mila test rapidi e sono stati rintracciati 1.420 positivi. Sono oltre 32mila i tamponi rapidi eseguiti ieri nell’ambito della campagna per la ricerca del virus promossa dalla Regione Siciliana. Lo comunica la Regione Siciliana.
Nei drive-in allestiti in oltre 40 città dell’Isola sono stati individuati 778 soggetti positivi (il 2,39 per cento), poi sottoposti al tampone molecolare, così come stabilito dai protocolli ministeriali. Per tutti sono quindi scattate le misure previste per il contenimento del contagio. Nelle giornate di sabato e domenica, pertanto, sono stati complessivamente effettuati 60.084 test su altrettanti cittadini che volontariamente hanno aderito alla campagna: 1.420 i positivi asintomatici individuati (pari al 2,36 per cento).
L’iniziativa continua anche oggi in alcune città ed è sempre riservata alla popolazione scolastica, personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari. In ogni sito sono previsti dei percorsi dedicati in cui si procede al prelievo del campione che, in caso di positività, viene immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma così come previsto dai protocolli sanitari vigenti. Ieri i soggetti positivi individuati sono stati 642 (2,33 per cento).
“Da questa settimana – comunica la Regione – c’è la possibilità di prenotarsi mediante la piattaforma on-line (www.siciliacoronavirus.it). Basta cliccare sul bottone “tampone rapido Covid19″ e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma provvede a indicare la fascia oraria, che viene generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite. L’appuntamento registrato viene quindi indicato e comunicato al cittadino che può così raggiungere il drive-in prescelto”.
L’iniziativa del governo Musumeci è realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali e con il supporto della Protezione civile regionale, che in questi giorni ha dispiegato sul campo centinaia di nuove forze di volontariato che hanno dato supporto sia al personale medico sanitario impiegato nella campagna di monitoraggio, sia nelle attività di assistenza alla popolazione.
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