È arrivato in Italia il vaccino di Novavax. Le prime dosi sono state consegnate all’aeroporto di Pratica di Mare dove e saranno distribuite già oggi dalla struttura del Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo alle Regioni. Da domani, domenica 27 febbraio, partiranno le prime somministrazioni.

In Sicilia

Il Corriere espresso di Poste Italiane domani consegnerà la prima fornitura Novavax in Sicilia. Si tratta di 84mila dosi che SDA recapiterà attraverso i suoi speciali furgoni presso le farmacie ospedaliere dell’Isola.

I centri di destinazione sono siti a Palermo (20.800 fiale), Giarre (18.800), Milazzo (10.500), Erice Casa Santa (7.300), Agrigento (7.300), Siracusa (6.700), Ragusa (5.400), Caltanissetta (4.400) ed Enna (2.800).

“Green Pass verso l’eliminazione”

“Il Green pass in questo momento non serve a molto. Se riteniamo indispensabile vaccinare tutti va mantenuto, altrimenti se ne può fare a meno”. Lo sostiene in un’intervista a ‘La Stampa’, l’immunologo e consulente del generale Figliuolo per la campagna vaccinale, Guido Rasi parlando della pandemia. Per Rasi il certificato verde potrebbe essere eliminato a giugno “verificando bene prima la stabilità della situazione”.

“L’importante – sostiene – è portare anche poche migliaia di persone al giorno a vaccinarsi. Sono comunque letti di ospedale risparmiati. La macchina vaccinale intanto può ridursi, delegare alle Regioni e tenersi pronta a ripartire se servisse”.

“Novavax ha tecnologia che convincerà pure i No-Vax”

Parlando del vaccino Novavax dice che “l’unica utilità è nella speranza che grazie a una tecnologia più consolidata convinca pure chi, erroneamente, non si fida degli attuali vaccini. Se fosse così ben venga”.

Sul rallentamento delle vaccinazioni ai minori spiega: “Mentre fortunatamente si riducono infezioni e ricoveri ci si illude che non ce ne sia bisogno – sottolinea – ma subdolamente il virus continua a circolare e a colpire tanti bambini, su cui non sappiamo quali siano esattamente le conseguenze. La cosa migliore da fare è prevenire. Il consiglio medico resta di vaccinare i bambini a partire da 5 anni”.

Infine, su quarta dose e mascherine aggiunge: “La quarta dose per i fragili già si fa, ma quella di massa con questi vaccini e la situazione attuale non ha senso – precisa – potrebbe servire se si registrasse un calo dell’immunità in autunno” e, aggiunge, “gli italiani hanno imparato a usare le mascherine. Vanno tenute al chiuso e negli assembramenti”.

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