Scatta l’allarme contagio nel Paese di Caccamo in provincia di Palermo, la stessa provincia nella quale si trova l’unica zona rossa siciliana attualmente attiva.
I positivi al Covid a Caccamo sono 77, 8 ricoverati e il sindaco Nicasio Di Cola, dopo il parere positivo dell’Asp ha firmato l’ordinanza per la sospensione temporanea dell’attività didattica in presenza e della chiusura dei plessi del liceo delle scienze umane “monsignor Panzeca” e dell’istituto alberghiero “Mico Geraci”.
La sospensione delle lezioni in presenza parte da oggi e fino a sabato 13 marzo. “La particolare situazione gravata dal numero di contagi da Covid19 registrati nel nostro comune – dice il sindaco – impone l’adozione di misure di prevenzione e contenimento a tutela della salute pubblica.
Si rinnova, pertanto, l’appello a tutta la popolazione caccamese affinché si riducano all’essenziale gli spostamenti all’interno del territorio comunale, evitando ogni forma di aggregazione e facendo particolare attenzione a quelle semplici, ma fondamentali, regole di prevenzione quali l’utilizzo costante della mascherina, il distanziamento interpersonale e la disinfezione delle mani.
Rivolgiamo un particolare appello ai nostri ragazzi: siate più forti del virus, non è una vostra colpa ma, in questo particolare momento, potreste essere proprio voi il veicolo di maggiore diffusione del contagio. E ai genitori tutti: tenete a casa i vostri ragazzi. Il coronavirus passerà, ma è una cosa seria e serve la responsabilità di tutti”.
Già da ieri la chiusura delle scuole per una settimana a scopo precauzionale era scattata in un altro comune della provincia. In aumento i casi tra gli studenti e gli insegnanti nelle scuole, con possibili quattro positivi Covid19 con variante inglese, e il sindaco di Villabate Gaetano di Chiara decideva di chiudere gli istituti scolastici per una settimana. Una scelta adottata insieme alle istituzioni sanitarie