Alcune scuole hanno già riaperto i cancelli – altre lo faranno dopo il referendum per il taglio dei parlamentari e comunque entro il 24 settembre – e già infuria la polemica.

Dovrebbero essere infatti garantite tutte le misure anti contagio, distanziamento interpersonale, utilizzo della mascherina, etc., insomma, tutti gli accorgimenti per garantire la massima sicurezza di studenti e docenti.

Un nostro lettore, genitore di uno studente, ci contatta per segnalare una situazione anomala.

“Volevo fare presente – dice l’uomo – ciò che succede davanti i plessi scolastici di Palermo. In special modo al Danilo Dolci di via Fichi d’india.
Proprio in questo istante sono tutti ammassati (alla faccia del distanziamento interpersonale ) e senza mascherina (che secondo il decreto legge è obbligatoria).
Poi vorrei capire che senso ha fare l’ingresso presso l’Istituto scaglionato se all’uscita vengono fatti uscire tutti assieme e per di più senza mascherina.
Dove si trova il personale addetto al controllo? C’è gente che viene pagata per controllare che si rispettino le norme eppure in tre giorni di scuola non vedo assolutamente nulla se non una enorme massa di persone accalcata davanti i cancelli ed una voce al microfono che chiama le classi“.

C’è poi la questione dei doppi turni.

“I ragazzi – dice ancora il genitore – rimangono in classe dalle 8 alle 10 o dalle 11 alle 13. Nessuna didattica a distanza.
Il buon 80% è senza mascherina o con la mascherina abbassata.
Io accompagno i ragazzi disabili a scuola e questa è la scena che si ripete da martedì, giorno in cui è iniziata la scuola.
Usare un microfono per chiamare le classi quindi creare appositamente tutto ciò mi sembra fuori dal normale”.

La nostra redazione ha contattato l’istituto Danilo Dolci – ma senza successo – per avere una replica o quantomeno la versione ufficiale in merito ai fatti esposti dal genitore. Non siamo riusciti a parlare con qualcuno. Rimaniamo in attesa di risposte.

Grande è la preoccupazione dei genitori, dal momento che contagi si sono verificati in diverse scuole. Stamane, solo per citare l’ultimo caso, è stato chiuso in via precauzionale l’asilo nido “Melograno” in via Monte San Calogero a Palermo. Il provvedimento è scattato dopo che un genitore è risultato positivo al tampone.

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