Velocizzare l’iter di screening, soprattutto nelle Rsa e nelle case di riposo dove risiedono i pazienti più fragili. Lo chiede Sicilindustria. “I pazienti delle Rsa e delle Case di riposo, per le condizioni cliniche di fragilità che spesso li caratterizza oltre che per l’età avanzata, vengono collocati nella fascia a più alto rischio. È per questo che è necessario velocizzare quanto più possibile le procedure di screening e uniformare le condotte da parte di tutte le Asp regionali con tamponi per operatori e degenti da ripetere ogni 10-15 giorni”. A chiederlo è Francesco Ruggeri, presidente della sezione “Strutture socio-sanitarie” di Sicindustria.

Sono numerosi i casi di focolai all’interno di strutture che ospitano anziani. “Senza una organizzazione rigida e controlli rapidi e periodici, prevenire possibili focolai e gestire eventuali contagi nelle strutture socio sanitarie diventa una impresa impossibile. L’alto tasso di viralità del Covid-19, nonostante l’adozione da parte delle Rsa di misure stringenti, ha dimostrato come senza una rapidità di intervento e un monitoraggio costante il rischio sia sempre altissimo. È necessario, quindi, che tutte le Asp siciliane si muovano seguendo un unico protocollo per garantire la tutela massima dei pazienti delle strutture socio sanitarie”.

A Palermo, per citare un esempio, situazione critica alla Rsa Sereni Orizzonti, di via Messina Marine, a Palermo. Sono sessantasei i positivi tra degenti e operatori. Sono già una ventina gli operatori socio sanitari contagiati. E sono solo tre, in questo momento, gli infermieri che si alternano nei cinque piani dell’edificio, “con turni massacranti”.

“La situazione dentro l’Istituto Geriatrico Siciliano sta degenerando”: la Fp Cgil ha sollecitato stamattina, con una nota all’Asp e al Prefetto, che “la struttura e le persone presenti vengano messe in sicurezza” e l’invio di “personale che possa dare il cambio agli operatori già stremati oltre che impauriti”. A confermare lo stato di emergenza per il focolaio Covid è stata, da Udine, la stessa direzione della Sereni Orizzonti che gestisce la residenza assistenziale, dopo la lettera con cui la Fp Cgil Palermo venerdì aveva lanciato l’allarme chiedendo all’Asp un intervento immediato.