Squadre Reset chiamate dal Comune ad intraprendere, in termini sperimentali, un’azione volta alla sanificazione della città, riguardante in particolare le aree antistanti farmacie, ospedali e supermercati.

“Apprendiamo positivamente dell’operazione che il Comune di Palermo intende intraprendere -commenta Mimma Calabrò, Segretario Generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani -. I lavoratori Reset, ancor più in questa occasione, possono sfruttare le proprie competenze a servizio della collettività. Per di più, qualora l’azione intrapresa dovesse sortire esito positivo, si potrebbe pensare ad allargare il raggio d’azione della Partecipata comunale”.

“Le cronache forniscono ampie indicazioni al riguardo. Istituti per anziani e case di riposo sono diventati tra i principali focolai di concentrazione e di diffusione dell’epidemia (si pensi a quanto accaduto a Villafrati o a Palermo, nella struttura di via Sicilia) – prosegue -. Inoltre, l’Amministrazione Comunale si è preoccupata, giustamente, delle condizioni dei cosiddetti senza fissa dimora, con l’apertura di cinque dormitori, i quali, in seguito ai recenti DPCM, sono aperti h24. Sappiamo che nella nostra città tante associazioni del terzo settore agiscono in sinergia con gli organi istituzionali, per il sostegno alle fasce più fragili della popolazione. Perché non prevedere un piano di sanificazione che coinvolga le strutture di questi enti?

“Questi sono solo alcuni esempi, ma se ne possono indicare altri degli ambiti nei quali, secondo le modalità richieste da questa particolare fase, RESET potrebbe, con maggiore efficacia, mettere al servizio della città le proprie professionalità. È indubbio che i lavoratori debbano essere dotati degli imprescindibili dispositivi di sicurezza in numero sufficiente ad affrontare la lunga transizione che, presumibilmente, ci attende prima di tornare ad una piena normalità” afferma Antonello Collosi, Coordinatore aziendale RESET per la FISASCAT CISL.

“Come Fisascat – conclude la Calabrò – abbiamo sempre lottato affinché il diritto al lavoro e il diritto alla salute e sicurezza dei lavoratori camminino di pari passo e non siano visti come blocchi a sé stanti. È opportuno ricordare che, con il Decreto Cura Italia, il Governo Nazionale ha messo a disposizione dei Comuni importanti risorse per la tutela della salute dei cittadini. Pertanto, chiediamo che, nella programmazione delle attività volte alla pulizia, all’igienizzazione e alla sanificazione dell’area urbana, i lavoratori della RESET possano rivestire un ruolo centrale, andando oltre la capacità ordinaria di spesa e adoperando le ulteriori risorse già messe in campo dal Governo nazionale. Diritto alla salute e diritto al lavoro, oggi più che mai, devono camminare di pari passo!”