Scritte contro i vaccini sono apparse nella notte nelle mura che circondano il cimitero di Partinico, (PA). I carabinieri nel corso dei controlli hanno notato le scritte in vernice rossa con la tipica firma dell’organizzazione no vax.
Le indagini e la protesta dei residenti
Secondo alcuni residenti che hanno chiamato i militari “l’imbrattamento delle mura è un affronto al luogo dove trovano riposo i loro cari. Un affronto all’intera comunità che ancora soffre per la pandemia che ancora oggi a distanza di due anni provoca vittime”. Le indagini sulle scritte sono condotte dal comando della polizia municipale che sta cercando di risalire a ai vandali.
Il caso del prete no vax
Pochi mesi fa, a ottobre 2021, sempre a Partinico, fece scalpore la notizia del prete convinto no-vax. “Rispetto quel che dicono il papa e l’arcivescovo di Monreale ma io resto della mia ide e non mi vaccino”. Sono le parole di don Francesco Amante, l’unico tra i parroci di Partinico che ha scelto la strada di non vaccinarsi contro il Coronavirus. Don Amante respinge al mittente chi gli da l’etichetta di “no vax”: “Non appartengo a nessuna ‘categoria’ – afferma –, le ragioni di non vaccinarmi sono solo mie e basta. Non devo giustificarmi con nessuno che non siano le persone a me più care e più vicine”.
L’arcivescovo ovviamente sa di questa posizione intrapresa dal parroco della chiesa di San Gioacchino. Con lui il dialogo è costante e non c’è alcuna frizione: “E’ stato concordato di fare il tampone ogni 48 ore – conclude don Amante -. Al vescovo ho detto che non intenzione di vaccinarmi e lui rispetta la mia scelta”.
Le altre scritte no-vax
“I vax uccidono, salvate i bambini”. È la scritta a caratteri cubitali che campeggiava lungo un muro di cinta adiacente al plesso Andrea Sole della scuola dell’istituto comprensivo Giuseppe Scelsa, nel quartiere Borgo Molara di Palermo. Si tratta dell’ennesima scritta no vax che viene impressa nelle vicinanze di un istituto scolastico della provincia palermitana.
Già altre volte le scuole palermitane erano state prese di mira ai no vax. Era accaduto anche alla scuola “Russo Raciti” di Borgo Nuovo, proprio nel giorno in cui si aprirono le vaccinazioni ai bambini dai 5 agli 11 anni.
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