Sono 1.317 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 11.433 tamponi effettuati; 47 i decessi, che portano il totale a 1.322.
Con i nuovi casi salgono a 38.320 gli attuali positivi con un incremento di 121. Di questi 1.824 sono i ricoverati, 20 in meno rispetto a ieri: 1.574 in regime ordinario e 250 in terapia intensiva, 7 in più di ieri. In isolamento domiciliare sono 36.496. I guariti sono 1149.
Sul fronte della distribuzione fra province in testa c’è Catania con 330 casi poi Palermo con 328, Enna 170,Trapani 158, Ragusa 88,Agrigento 71, Siracusa 65, Messina 64,Caltanissetta 43,.
Intanto il Covid19 non smettere di mietere vittime. Oggi a Monreale (Pa) un’altra brutta notizia. E’ morto Salvino Mirto, storico esponente cittadino della sinistra e sindacalista. L’uomo è deceduto questa mattina all’ospedale di Partinico convertito in Covid center. L’uomo non soffriva di altre patologie ma, dopo essere risultato positivo al Covi19, le sue condizioni di salute si sono aggravate fino a che è stato necessario il ricovero in ospedale a causa di alcuni problemi respiratori. Nel corso delle ultime ore le sue condizioni si salute si sono aggravate a tal punto che il suo cuore non ha retto. Mirto era una persona conosciutissima a Monreale e a Palermo, soprattutto nella zona di Corso Calatafimi dove in passato ha anche gestito un Caf.
Seconda vittima del coronavirus anche nel focolaio scoppiato all’interno degli uffici della Prefettura a Palermo. È deceduto a causa del Covid-19 Girolamo Lamattina, funzionario informatico dell’ufficio di gabinetto. L’uomo che era ricoverato in ospedale da 15 giorni.
Sono sei i contagiati in Prefettura, due purtroppo le vittime: oltre a Lamattina, ha perso la vita anche Beniamino Gioia, 55 anni, che lavorava all’ufficio personale negli uffici di via Cavour. Il dipendente dell’ufficio del Gabinetto della Prefettura di Palermo è deceduto in ospedale a causa delle complicazioni causate dal Covid19. Anche lui si sarebbe contagiato all’interno degli uffici dove è stato scoperto un piccolo focolaio di Covid19. La Prefettura, dopo la scoperta del focolaio, ha garantito tutti i servizi e il personale è sottoposto ai test per permettere di lavorare in sicurezza.
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