Sono 348 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 15.841 tamponi processati, con una incidenza del 2,2%. La Regione torna al terzo posto in Italia per numero di contagi giornalieri.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
Le vittime sono state 5 e portano il totale a 5.819. Il numero degli attuali positivi è di 9.883 con una diminuzione di 105 casi. I guariti sono 448.
La situazione negli ospedali
Negli ospedali i ricoverati sono 549, 25 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 65, 7 in meno rispetto al bollettino precedente.
La situazione nelle singole province
La distribuzione tra le province vede, Catania sempre in testa con 124, Palermo 53, Messina 44, Ragusa 41, Agrigento 34, Siracusa 29, Caltanissetta 12, Trapani 11, nessun nuovo caso a Enna.
Riprese le vaccinazioni Astrazeneca alla Fiera del Mediterraneo
Lo stop di due giorni per i richiami Astrazeneca ha avuto gli effetti questa mattina. Già alle sei c’erano 50 iscritti per il richiamo come hanno raccontato alcuni palermitani che si sono presentati ai cancelli dell’hub alla Fiera del Mediterraneo.
Più passavano le ore più la fila si allungava. Solo una volta superato il cancello dopo una lunga attesa il flusso tornava regolare. In fila ci sono quelli che erano prenotati nei giorni di venerdì e sabato ma anche quelli che devono fare il richiamo oggi.
“Io sono arrivato alle sei – dice un avvocato che doveva fare il richiamo – Ho trovato un elenco di oltre 50 palermitani che dovevano fare il vaccino. Alle 8.30 hanno aperto i cancelli. Una volta superato l’ingresso il percorso era molto fluido. Ma fuori ho lasciato una lunghissima coda”.
In coda ci sarebbero anche alcuni palermitani che non avrebbero trovato le dose negli altri centri. Ricordiamo che nei giorni scorsi la Sicilia aveva inviato 50 mila dosi alla Puglia.
E qualche medico di famiglia sottolinea “basterebbe dare i vaccini ai medici di famiglia e come per i vaccini antinfluenzale tutto procederà bene. Invece si è voluto costruire una mega struttura con mega personale, sanitario e non sanitario, con modalità di reclutamento poco chiare. E compensi altissimi. Risultato? Il caos”.
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