Sono 6.628 i nuovi casi di Covid19 Siciliani registrati a fronte di 37.411  tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 900. Il tasso di positività sale al 17,7% ieri era al 7,2%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

L’isola è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 225.505 con un decremento di 512 casi. I guariti sono 7.958 mentre le vittime sono 31 portano il totale dei decessi a 10.026.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1.040 ricoverati con 21 casi in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 58, due in meno rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.802 casi, Catania 1.062, Messina 999, Siracusa 623, Trapani 807, Ragusa 643, Caltanissetta 539, Agrigento 867, Enna 135.

Covid: Agenas, occupazione reparti sale a 15%,su in 9 regioni

L’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid risale al 15% in Italia (un anno fa era al 43%) e, nelle ultime 24 ore cresce in 9 regioni, superando in 7 il 20%: Abruzzo (21%), Calabria (34%), Umbria (32%), Basilicata (28%), Sicilia (25%), Marche (23%), Puglia (21%). L’occupazione delle terapie intensive, invece, è stabile al 5% in Italia a fronte del 40% raggiunto un anno fa, ed è sotto il 10% in tutte le regioni, eccetto la Calabria dove sale di 2 punti percentuali e raggiunge il 12%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 28 marzo 2022.

Intensive stabili a 5% ma risalgono in 9 regioni

Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica (o ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19 cala in Basilicata (al 28%) e cresce in 9 regioni o province autonome: Abruzzo (al 21%), Campania (17%), Emilia Romagna (12%), Liguria (16%), Marche (23%), Molise (16%), Pa di Bolzano (15%), Pa Trento (11%), Valle d’Aosta (11%). E’ stabile nelle restanti 11 regioni: Calabria (34%), Friuli Venezia Giulia (10%), Lazio (18%), Lombardia (9%), Piemonte (9%), Puglia (21%), Sardegna (20%), Sicilia (25%), Toscana (16%), Umbria (32%) e Veneto (8%). Sempre a livello giornaliero, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in Sicilia (al 7%) e cresce in 9 regioni: Abruzzo (al 9%), Calabria (12%), Lombardia (3%), Pa Bolzano (5%), Puglia (8%), Sardegna (10%), Toscana (7%), Umbria (5%) e Veneto (3%). In Valle d’Aosta e Molise (0%) variazione non disponibile. E’ invece, stabile in 9 regioni o province autonome: Basilicata (3%), Campania (7%), Emilia Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (8%), Liguria (5%), Marche (4%), Pa Trento (2%) e Piemonte (3%).

 Vaccini: Ue, certificato covid minori non scade a 9 mesi

La Commissione europea ha adottato nuove regole sul certificato di vaccinazione covid che per i minori sarà valido anche dopo i 270 giorni (9 mesi) dal completamento del ciclo di vaccinazione primario. Resterà invece in vigore il limite a partire dai 18 anni. Lo ha comunicato la Commissione in una nota. Il richiamo della vaccinazione, o dose booster, dai 12 anni è stato autorizzato dopo una raccomandazione dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), viene ricordato, ma non tutti gli Stati membri stanno attualmente raccomandando di somministrare il booster ai minori. “Uno dei maggiori vantaggi del certificato covid digitale Ue – afferma il commissario per la Giustizia Didier Reydners – è la sua flessibilità per adattarsi alle nuove circostanze. In seguito alle discussioni con gli esperti di sanità pubblica degli Stati membri, abbiamo deciso che i certificati di vaccinazione dei minori non dovrebbero scadere. Quando viaggiano, saranno in grado di continuare a utilizzare il certificato ricevuto dopo la serie primaria di vaccinazione”.