Sono 831 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 21.921 tamponi processati nell’isola. L’incidenza scende al 3,8% o poco meno. L’isola torna al secondo posto  per nuovo contagio giornaliero in Italia preceduta dalla Lombardia.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 12.547 con un aumento di altri 452 casi. I guariti sono 374 mentre nelle ultime 24 ore si registrano altre 5 vittime e il totale dei decessi sale a 6.067.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono adesso 402 i ricoverati, 15 in più rispetto a ieri mentre in terapia intensiva adesso sono 40 i ricoverati, 4 in più.

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province in  Palermo 209, Catania 203,  Agrigento 128, Caltanissetta 77,  Trapani 73, Ragusa 72, Siracusa 37, Enna 30, Messina 2.

I preoccupanti dati della fondazione Gimbe

Salgono i nuovi casi di Covid19 (38.328 vs 31.963) e una sostanziale stabilità dei decessi (120 vs 111). In aumento anche i casi attualmente positivi (94.216 vs 70.310), le persone in isolamento domiciliare (91.762 vs 68.510), i ricoveri con sintomi (2.196 vs 1.611) e le terapie intensive (258 vs 189). Lo dice il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana dal 28 luglio al 3 agosto, rispetto alla precedente.

Numeri tutti in risalita ma la curva si appiattisce

“I nuovi casi settimanali – dice il presidente Cartabellotta – continuano a salire, seppur a un ritmo meno sostenuto rispetto alla settimana precedente, ma rimangono indubbiamente sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla mancata ripresa del tracciamento dei contatti”. Infatti, il rapporto positivi/persone testate, dopo l’impennata dall’1,8% al 9,1% in 4 settimane, negli ultimi 7 giorni ha segnato una crescita più contenuta salendo al 10,7% e la media mobile dei nuovi casi si sta progressivamente appiattendo”.

Salgono i ricoveri, la Sicilia in testa

In tutta la Penisola si conferma un netto incremento percentuale dei ricoveri: +36,3% in area medica e +36,5% in terapia intensiva.   In termini assoluti, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti COVID in area medica è passato dal minimo di 1.088 del 16 luglio ai 2.196 del 3 agosto e quello delle terapie intensive dal minimo di 151 del 14 luglio ai 258 del 3 agosto, ma al momento le percentuali di occupazione a livello nazionale rimangono molto basse. La Sicilia però è la prima regione che si colloca sopra la media nazionale Sicilia (11%).

Vaccini

Al 4 agosto il 65,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+1.107.982 rispetto alla settimana precedente) e il 56% (n. 33.183.256) ha completato il ciclo vaccinale. In calo nell’ultima settimana il numero di somministrazioni a causa del  mancato aggiornamento dei dati da parte della Regione Lazio a seguito dell’attacco hacker. “Di fatto – precisa Cartabellotta – il numero di somministrazioni giornaliere non riesce a decollare sia per la limitata disponibilità di vaccini a mRNA, sia perché non vengono più utilizzati quelli a vettore adenovirale per le prime dosi”. Lle Regioni hanno iniziato a restituire le dosi non utilizzate; la limitata disponibilità di dosi di vaccini a mRNA ostacola, a breve termine, la possibilità di accelerare la vaccinazione negli under 60, oltre che di convincere gli over 60 ancora scoperti che rifiutano i vaccini a vettore adenovirale.

In Sicilia troppi over 60 no vax

A fronte di una variante delta ormai prevalente, oltre 2,7 milioni di over 60 non hanno ancora completato il ciclo vaccinale. In dettaglio: 1,98 milioni (11%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose con rilevanti differenze regionali. Dal 19% della Sicilia al 6,2% della Puglia.

 

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