• Cresce ancora il numero dei nuovi positivi
  • Sicilia seconda per nuovi contagi in Italia dopo il Veneto
  • Picco atteso per fine settimana
  • Gli scenari da arancione a rossa
  • Già otto i territori isolati in Sicilia

Sono 1.913 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 10743 tamponi processati con una incidenza del 17,8%. Le vittime sono state 40 nelle ultime 24 ore che portano a 2805 deceduti dall’inizio della pandemia.

I positivi sono 44.038 con un aumento di 1.219 casi. I guariti sono 654.

Negli ospedali i ricoveri sono 1.551, 45 in più rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1342, 44 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 209, uno in più rispetto a ieri ieri.

La distribuzione nelle province vede Palermo che torna in testa al contagio con 582 casi,  Catania con 486, Messina 331, Trapani 231, Caltanissetta 123,  Agrigento 52, Enna 46, Ragusa 41, Siracusa 21.

Nel frattempo si fa serrato il dibattito sui nuovi criteri di valutazione. Passaggio automatico in zona rossa per le regioni che denuncino 250 nuovi casi a settimana ogni 100mila abitanti. E’ il principale nuovo criterio che si pensa di inserire nel dpcm che entrerà in vigore dal 15 gennaio. Un criterio rilevante che fa il paio con l’abbassamento delle soglie. In zona rossa si finirebbe immediatamente con un indice Rt di 1,25 mentre in ona arancione con un rt di 1. Sotto uno si starebbe in zona gialla e sotto 0.5 in zona bianca ovvero tutto aperto.

La Sicilia attualmente è in zona arancione per espressa richiesta della Regione. Guardando ai numeri, almeno gli ultimi report noti, la Sicilia ha un Rt di 0.99 che la collocherebbe in zona gialla ma a ridosso dell’arancione. Applicando il nuovo criterio del numero di casi per 100mila abitanti su base settimanale l’isola conta 11.508 casi ovvero 230 ogni 100mila abitanti considerando la popolazione in 5 milioni (4 milioni  e 968mila secondo l’ultimo rilevamernto datato gennaio 2020 dunque un anno fa). Anche questo parametro non la collocherebbe attualmente in zona rossa, forse arancione come è stato scelto.

Per la collocazione in zona rossa auspicata da tanti catastrofisti sarebbero necessari, anche con questo parametro, 12.500 casi nell’arco della pèrossima settimana. Numero che, però, potrebbe essere raggiunto stando all’andamento dell’epidemia e all’atteso picco proprio di questa settimana quando si vedranno gli effetti dei cenoni ‘clandestini’ di San Silvestro visto che i comportamenti di Natale e Santo Stefano sono giò venuti a galla fra il 9 e l’11 gennaio quindi ieri in base al periodo di incubazione

Articoli correlati