Sono 1.562 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 12.405 tamponi processati. Ieri i positivi erano 2.127. Il tasso di positività è quasi al 12,6%, in diminuzione rispetto al 14,4% di ieri.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è all’ottavo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 19.827 con un aumento di 789 casi. I nuovi guariti sono 772, una vittima, che porta il totale a 12.239.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 310, tre in più rispetto a ieri, mentre in terapia intensiva sono 17, uno in più di ieri.

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 462 casi, Catania 325, Messina 204, Siracusa 169, Trapani 155, Ragusa 77, Caltanissetta 55, Agrigento 82, Enna 33.

Migliora la copertura vaccinale post covid19

Grazie allo sforzo fatto per recuperare le vaccinazioni perse nel 2020 a causa della pandemia Covid19, nel 2021 “si osserva un miglioramento generale delle coperture di gran parte delle vaccinazioni raccomandate nei primi anni di età” rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le coperture per polio e per morbillo, a 24 mesi, non raggiungono il valore del 95%, raccomandato per ottenere la cosiddetta ‘immunità di gregge’. A indicarlo sono i nuovi dati pubblicati dal ministero della Salute sulle coperture vaccinali. In particolare, le coperture a 24 mesi raggiungono il 94% per l’esavalente (che oltre alla polio forniscono protezione contro difterite, tetano, pertosse, epatite B e Haemophilus influenzae tipo b). Sempre per bimbi sotto i due anni, le coperture raggiungono il 93,8% per morbillo, parotite e rosolia, il 92% per la varicella, il 91,2% per lo pneumococco; nettamente più basse quelle per il meningococco B e C rispettivamente a 79,7% e 73,4%. All’età di 36 mesi e 48 mesi “si riscontra un recupero sulle coperture” in particolare con il superamento della soglia del 95% per l’esavalente e morbillo a 48 mesi. Rimangono invece “subottimali i valori delle coperture per i richiami” che andrebbero eseguiti a 5-6 anni e in adolescenza. I nuovi dati, ricorda il ministero, “rispecchiano il recente sforzo da parte delle Regioni, che hanno implementato le attività di catch-up a seguito del calo delle coperture dovuto all’impatto della emergenza Covid sulle attività vaccinali di routine”.

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