“Chi ha sperato fino alla fine che il ‘gioiello normativo’ di Musumeci potesse contenere aiuti regionali alle imprese in difficoltà e un progetto di immediata riforma del sistema sanitario regionale ha avuto l’ennesima conferma dell’insipienza di questo Governatore”. Così sui social, Carmelo Miceli, responsabile Sicurezza della segreteria nazionale del Partito Democratico che, senza giri di parole, non ha nessuna remora ad affermare che “Quello di Musumeci è un DDL inutile, buono, forse, soltanto a preparare il campo per un ennesimo scontro istituzionale da ingaggiare con il governo centrale per quando i dati dell’epidemia in Sicilia saranno tornati a scendere”.

“Dopo le dichiarazioni e le smentite degli ultimi giorni – continua Miceli – un provvedimento vuoto come questo conferma un dato drammatico: Musumeci, ha perso il controllo della situazione. Non è più lucido.

In altri tempi avremmo gridato alle dimissioni. Ma visto visto che in ballo c’è la salute dei siciliani, gli chiediamo una cosa molto più semplice: si fermi, prenda carta e penna e detti all’assessore Razza di fare immediatamente le seguenti cose:

1) Considerato lo stato di confusione in cui si trovano i presidi ospedalieri regionali, disporre immediatamente un lockdown totale di 15 giorni per riorganizzare le strutture operative Covid;

2) Strutturare e suddividere il territorio per aree di priorità, comparti geografici e segmenti sanitari, in modo da poter avere un quadro chiaro e semplice che consenta azioni mirate e veloci. Più in particolare, la riorganizzazione delle aree di priorità da fare secondo aree vaste, individuando strutture ospedaliere esclusive alla gestione del Covid (e non miste), mantenendo le “reti tempo dipendenti” in piena funzionalità;

3) Azzerare totalmente la struttura operativa del Dipartimento di Pianificazione Strategica e DASUE che si è rivelata inadeguata, sia dal punto di vita operativo che nella modalità della gestione della comunicazione (del resto, la nomina di due Commissari straordinari – uno a Palermo e uno Catania – è la dimostrazione che ci sono gravi problemi);

4) Rivedere la gestione delle Asp e delle Usca, attualmente totalmente fuori controllo;

5) Individuare nelle Città Metropolitane di Palermo, Messina e Catania e in ogni capoluogo di provincia, luoghi e/o aree (come ad esempio sta avvenendo presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo) per la collocazione di Drive In per l’esecuzione massiva di tamponi gratuiti per i cittadini;

Il sistema ad aree vaste, peraltro, andrebbe a confluire in questa direzione, ottimizzando sia le operatività che tutto l’iter del paziente dalla presa in carico del primo tampone al successivo decorso in base agli esiti. E infine:

6) Ottimizzare i posti letto all’interno dei reparti, così da ricavare immediatamente nuove ed ulteriori postazioni per le terapie intensive, per le sub intensive e, chiaramente, nuovi posti letto Covid;

7) Avviare immediatamente la sperimentazione – possibilmente nelle aree metropolitane – di un sistema informatico di Gestione Covid che consenta la condivisione di dati nella gestione dei casi (una sorta di protocollo informatico che mette in rete tutto). Basta inutili documenti, basta cambiare idea ogni giorno. Ora è il momento di agire”.

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