Altro che zona gialla, qui si rischia di passare immediatamente in zona arancione.
L’allarme dalla proiezione della situazione siciliana
Raggiunti i livelli che rendono quasi certo, ormai, il passaggio in giallo da lunedì, c’è il rischio concreto che dopo le due settimane canoniche e dunque dal 7 settembre la Sicilia piombi in zona arancione e che da fine settembre possa addirittura arrivare in rossa se non ci sarà una sterzata brusca del sistema di contagio e ricovero.
Non si tratta solo di un timore generalizzato ma di proiezioni statistiche effettuate da ricercatori della Lumsa che hanno incrociato dati del Cnr e della stessa agenzia del Ministero della salute
Lo studio
A lanciare lo studio è il prof Antonello maruotti della Lumsa che analizza la situazione delle due isole maggiori d’Italia e le accomuna nel rischio anche se per motivi diversi.
Per la Sicilia il rischio è dato dalla corsa dell’epidemia e soprattutto dal basso numero di vaccinati e dall’alto numero di resistenti ‘ideologici’ al vaccino. Sarebbe questo a far saltare gli indicatori di pressione ospedaliera che sono già oltre le soglie previste dal passaggio in zona gialla.
La situazione
I ricoveri in terapia intensiva sono quasi quintuplicati nel giro dell’ultimo mese e mezzo, e più che raddoppiati nelle ultime due settimane. Il Ritmo, dunque, è di crescita esponenziale nel breve termine Inoltre, il peso il rapporto fra ricoverati ordinari e in terapia intensiva continua anch’esso a crescere e questo significa che la gravità dei ricoveri è maggiore rispetto alle scorse settimane.
Nelle intensive si è toccato il 10%, soglia massima prevista dai nuovi parametri. Nelle aree mediche non critiche l’isola raggiunge il 17%, ben oltre il limite del 15%. Un quadro generale critico che ha reso necessario aumentare i posti letto tornando ai livelli di marzo.
L’incidenza settimanale ha già superato i 150 casi ogni 100mila abitanti ovvero ha già sforato il primo parametro da zona arancione anche se sono distanti gli altri due visto che i ricoveri nei reparti ordinari sono distanti dal 30% e quelli nelle terapie intensive dal previsto 20%.
I rischi di tenuta del sistema economico e le regole incerte
Se la zona gialla sarà giù un problema la zona arancione sarebbe il disastro finale per l’isola. se le regole saranno quelle dell’ultima zona arancione significherebbe bar e ristorazione solo da asporto, palestre chiuse e musei probabilmente anche e coprifuoco.Ma il coprifuoco è stato abolito per decreto dunque le regole dovranno essere riviste con un provvedimento governativo. a meno che non si decida di applicare le restrizioni solo ai non vaccinate per impedire la debacle finale
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