«La Regione Siciliana agisce con estremo scrupolo nell’esclusivo obiettivo di fronteggiare la crescita dei contagi da Covid-19 e consentire a chi lo necessita di essere curato in maniera appropriata. Non c’è nessuna circolare “svuota ospedali”, come sostenuto da qualcuno». Lo precisa l’assessorato regionale alla Salute dopo le polemiche sulla circolare adottata come ultima mossa “disperata” della Regione per evitare l’ormai imminente “zona gialla”.

“Criteri definiti a livello nazionale e riportati da Cts”

Questo, precisa la nota, “poiché le dimissioni dei pazienti dai reparti per essere curati a domicilio vengono effettuate secondo criteri definiti dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi regionali e riportati nel parere del Comitato Tecnico Scientifico regionale. Piuttosto la Regione sta adottando un criterio di precauzione nel riportare le disponibilità di posti letto ai parametri di marzo, non per sfuggire alle restrizioni imposte dai “colori” ma per fronteggiare le richieste di ricoveri, visti i comportamenti sociali poco attenti al rispetto delle regole di prevenzione e l’alto numero di turisti che affollano l’Isola”.

Razza, “non temiamo colori zona ma aumento contagi”

“Non dobbiamo tenere molto conto della classificazione, lo dico sempre. Quello che deve preoccuparci è la diffusione del contagio in una fase nella quale c’è una grandissima mobilità, ma soprattutto un calo di attenzione che deve essere molto stigmatizzato. Lo ha detto l’assessore della Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, a Prima Linea tg di Telecolor. “Abbiamo un grande tema che è quello di quanti non si sottopongono al vaccino – ha aggiunto l’assessore Razza – e oggi oltre il 90% degli occupanti delle terapie intensive sono appunto non vaccinati. Dobbiamo abbandonare queste pulsioni ideologiche e ricordare a tutti i cittadini che la vaccinazione oggi è l’arma più importante a nostra disposizione”.

I criteri della nuova circolare

Nella nuova circolare, il dirigente Mario La Rocca richiama i criteri definiti dall’Agenas “per la dimissione di pazienti ricoverati per Covid” anche in caso di positività, ma in condizioni cliniche stabili per essere dimessi a domicilio. Ecco i criteri: apiressia (assenza di febbre) per 48 ore; saturazione superiore o uguale al 92% (90% per i cronici) da almeno 48 ore; non in ossigenoterapia ad alti flussi; emodinamicamente stabile; autosufficienza.

Palazzolo, “Circolare assessorato sta creando imbarazzo”

“Le dimissioni ospedaliere di un paziente non possono essere decise da una circolare del direttore generale dell’assessorato regionale alla Salute”. Lo dice Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi (Pa) ed esponente di Azione, riferendosi “al recente provvedimento dell’assessorato alla Salute della Regione siciliana che individua nuovi parametri per la dimissione di pazienti ricoverati per Covid”.

“Mi sembra – continua Palazzolo – una decisione che per contenuti e tempi sia stata dettata più da esigenze politiche piuttosto che da valutazioni scientifiche di tutela sanitaria. Siamo davanti ad una circolare che forse vorrebbe dare una mano a evitare la zona gialla ma che di fatto crea grave imbarazzo tra il personale sanitario e soprattutto non tutela i pazienti Covid. Stiamo piangendo le conseguenze dell’ennesima sottovalutazione della pandemia da parte del governo Musumeci ma anche gli effetti di un obsoleto sistema sanitario regionale che ancora consente le intromissioni dei vertici politici”, conclude l’esponente di Azione che ieri aveva chiesto le dimissioni dell’assessore Ruggero Razza.

 

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