Slitta a domani la nuova ordinanza regionale contro il contagio da covid19 in Sicilia. Attesa per venerdì sera, non sarà emanata, invece, prima di sabato. Lo conferma il Presidente della Regine che sta eseguendo un approfondimento e vuole tornare a confrontarsi con il Ministro della Salute prima di decidere definitivamente sul da farsi

“Dovendo incidere su settori rilevanti nella vita quotidiana delle persone, ritengo importante valutare con estrema attenzione i provvedimenti da inserire nella nuova ordinanza per limitare il diffondersi del contagio in Sicilia. Ecco perché, dopo una giornata intensa di confronto con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e con l’assessore alla Salute, mi sono preso 24 ore di tempo prima di adottare il nuovo provvedimento che conterrà limitazioni in alcuni settori, come gli istituti scolastici e il sistema dei trasporti, ma senza colpire le attività economiche. Domani sentirò nuovamente il ministro della Salute per un ulteriore momento di condivisione delle proposte, in uno spirito di leale collaborazione tra Stato e Regione”.

Nel pomeriggio l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, aveva informato, nel corso di un colloquio, il ministro della Sanità Roberto Speranza delle ipotesi che la Regione sta valutando con l’obiettivo di contenere i contagi da Covid-19 in Sicilia. I nuovi provvedimenti saranno contenuti nell’ordinanza che il governatore Nello Musumeci firmerà in serata.

La conferma della ‘linea dura’ era arrivata dalla stessa Regione dopo il diffondersi di voci rispetto alel quali le istituzioni erano rimaste in silenzio. Un piano di intervento da mettere in pratica per gradi al salire del contagio, dunque c’è. Un piano che si diceva potesse arrivare  fino alla chiusura della scuola per due o quattro settimane, al taglio delle corse del trasporto pubblico locale e del riempimento, allo stop delle attività di somministrazione, dunque ristoranti, bar e così via.

La Regione sta prendendo in esame l’ipotesi del lockdown parziale a tempo come sostenuto da alcuni componenti del Cts siciliano.

Quale che sia la scelta finale in campo non scenderà la sanità militare anche se ci saranno chiusure parziali e limitazioni d’orari. Ma adesso si apprende che Musumeci avrebbe scartato l’ipotesi di incidere sulle attività economiche.

Le ipostesi più concrete restano, in applicazione del dpcm Conte del 18 ottobre nella Regione, il passaggio alla didattica a distanza nelle superiori dal secondo al quinto anno. Il provvedimento sarebbe valido per due o tre settimane. Lo scopo non è arginare il contagio a scuola visto che nelle scuola, secondo i dati, la situazione è controllata, ma limitare gli spostamenti generali.

Il secondo provvedimento sarebbe legato proprio ai mezzi di trasporto pubblico. Nel medesimo periodo il riempimento di autobus, treni e traghetti sarebbe dimezzato. Il riempimento al 50% degli autobus dovrebbe essere sufficiente nelle ore di punta in assenza  dei ragazzi che vanno a scuola. Il tutto sarebbe supportato anche dall’invito a portare a scuola i bambini fino alle medie con mezzi privati.

Nyll’altro, al momento, trova conferma. A due settimane di distanza si rivaluterebbe l’andamento del contagio per decidere se allentare la stretta, prorogare o passare ad uno step successivo delle medesime misure con orari e sistemi più stringenti.

 

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