“È incredibile leggere notizie dell’anno scorso rimesse in circolazione utilizzando soggetti che non si rendono conto di essere strumento di chi vuole solo ostacolare l’azione politica della Lega sul territorio”. Con queste parole Stefano Candiani, segretario regionale in Sicilia del partito guidato da Matteo Salvini, commenta la notizia dell’adesione di alcuni consiglieri al movimento civico dei Circoli della lega dei Meridionali.

“Per di più – chiarisce Candiani – si tratta di persone già sospese o espulse dal partito diversi mesi addietro per gravi violazioni di quel rivoluzionario codice etico che ci siamo dati in Sicilia. Figure alle quali, nonostante tutto, solo lo scorso mese di febbraio era stata data ancora attenzione perché la Lega è sempre pronta a riabbracciare chi comprende l’importanza fondamentale di rispettare l’organizzazione e le regole interne al partito, vere garanzie per l’affermazione di quel sano principio meritocratico in una terra in cui sino ad oggi si è preferito privilegiarne altri, come quello degli amici e degli amici degli amici, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

Stefano Candiani va al sodo e preferisce guardare ai fatti. “Nel frattempo la Lega cresce con il contributo di tantissimi altri che hanno sposato le nostre battaglie e il nostro metodo – spiega il segretario regionale della Lega -, abbiamo raddoppiato gli iscritti e allargato ulteriormente il novero degli amministratori locali in Sicilia in un momento di espansione culminato nella nomina dell’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana. Il lavoro fatto dalla Lega negli ultimi tempi in Sicilia, tra i territori, non lo giudico io, ma lascio che, di volta in volta, siano gli elettori siciliani a farlo. Penso, per esempio, alle ultime elezioni europee, in cui ben 320 mila siciliani, pari al 20,7%, ci hanno espresso la loro fiducia. Abbiamo eletto ben due europarlamentari, che si stanno impegnando tanto per l’Isola, e Matteo Salvini è stato votato da oltre 181 mila siciliani che hanno scritto il suo nome e cognome sulla scheda elettorale. Ecco – conclude Stefano Candiani – piuttosto che agli attacchi strumentali di chi pensava di trovare nella Lega l’ennesimo partito da gestire a proprio uso e consumo, noi siamo concentrati sulla responsabilità che avvertiamo per la crescente fiducia che ci riconoscono i siciliani”.

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