- Monreale festeggia da 395 anni il Santissimo Crocifisso
- Niente processione da due anni a causa del Covid19
- Il ricordo di Giuseppe Li Causi
Monreale, in provincia di Palermo, festeggia il SS.Crocifisso ma da due anni a causa del Covid19, tutto è cambiato.
Ne parla Giuseppe Li Causi, monrealese e noto per essere lo storico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Con noi Li Causi ha voluto condividere i suoi ricordi dell’antichissima festa religiosa.
La festa del SS.Crocifisso a Monreale
“Ho tanti ricordi d’infanzia – dice Giuseppe Li Causi – della festa del SS.Crocifisso che si svolge ogni anno a Monreale nei primi tre giorni di maggio, da ben 395 anni. Io vivevo a Monreale nei meravigliosi anni ’70 e ’80; anni in cui la festa era un vero e proprio evento con le strade che si riempivano di bancarelle di dolci, torroni, giocattoli e luminarie”.
I riti
Prosegue Li Causi: “Le mattine dei primi giorni di maggio alle 6, mi svegliavo con i colpi di mortaretti sparati dal monte Caputo; alle 9 il giro delle bande musicali per le vie della città, i carretti siciliani e le strade zeppe di gente da perdere il respiro, il profumo del caldo torrone di mandorla cucinato nelle bancarelle. Poi un salto a piazza Inghilleri dove c’erano le giostre, e tutti a divertirci sugli autoscontri. A pranzo andavamo a casa mangiare: a tavola non poteva mancare la pasta con il sugo di carne di crasto che poi, magicamente, si trasformava anche in secondo piatto. Nel pomeriggio le famose corse dei cavalli che attiravano tanta gente da tutta la Sicilia, poi le classiche passeggiate da una punta all’altra del paese (per farsi notare dalle ragazze) e arrivava la sera.
L’1 e 2 maggio andavamo tutti a piazza Guglielmo per il classico concerto o spettacolo dei personaggi più in voga del momento (ricordo Fogli, D’Angelo, Cugini di Campagna, Christian, Franchi-Ingrassia etc.).
Infine, verso le ore 2 si andava a casa a dormire, stanchi ma soddisfatti”.
La grande processione del SS.Crocifisso
Il clou della festa arrivava il 3 maggio. “Era una giornata tutta particolare – ricorda ancora Li Causi – era il giorno della grande processione del SS. Crocifisso. Alle 11, nella chiesa della Collegiata c’era la funzione dell’Arcivescovo di Monreale con tutte le autorità civili, militari e religiose; alle 14, uomini vestiti di bianco, alle 14, i cosiddetti “Fratelli”, prendevano il SS. Crocifisso dall’altare, al grido di “Grazie padruzzu amurusu”, lo portavano al centro di via Umberto I dove veniva adornato di fiori e onorato con preghiere sino all’inizio della processione. Alle 18, all’arrivo degli Stendardi del SS. Crocifisso, dopo un pomeriggio di venerazioni e adorazioni, i “Fratelli” sparavano i mortaretti e finalmente iniziava la vera Processione per le vie della città. La gente si accalcava per far baciare il crocifisso ai bambini o per toccarlo con un fazzoletto. Nella notte, appena la processione giungeva in piazza, partivano i giochi d’artificio finali e lì si concludeva la festa con il SS. Crocifisso che tornava in chiesa”.
L’incontro con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
Ma per Li Causi, in occasione della Festa del Crocifisso, è accaduto qualcosa di molto più importante.
“Era il 2 maggio 1981 – conclude – oggi son passati 40 anni quando scattai questa foto con i miei due grandi miti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia proprio a Monreale. Eravamo all’ex scuola media Guglielmo che in quel periodo veniva usata come camerini per gli artisti che si esibivano per la festa di Monreale. Io avevo 16 anni e per me resta un ricordo memorabile aver incontrato questi due grandi attori palermitani che fino ad oggi mi son rimasti nel cuore”.
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