Crollano le assunzioni in Sicilia. Nei primi dieci mesi dell’anno calano del 5,2%, rispetto allo stesso periodo del 2015. I dati sono dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Dopo un piccolo incremento il debole tessuto economico locale torna a ricorrere ai contratti a tempo ed alle prestazioni occasionali o a fattura.

L’andamento decrescente, in particolare, ha riguardato, infatti, quelle a tempo indeterminato dove si registra una vera debacle con un datoc he segna -26,7%, pari a 30.065 assunzioni in meno. Le assunzioni si fermano a 84.029 nel 2016, contro 114.094 del 2015 e 102.441 di due anni fa.

Di contro, nell’Isola, crescono le assunzioni a tempo determinato: a ottobre di quest’anno ne risultano 9.830 in più
rispetto al 2015; si tratta di un trend in aumento rispetto alla contrazione registrata lo scorso anno. Bene, invece,
l’apprendistato, che risulta quasi raddoppiato. Da gennaio a ottobre, l’Inps ne registra 4.969 in piu’ rispetto allo scorso anno: i contratti di apprendistato risultano 10.638; il dato risulta in aumento rispetto alla contrazione registrata nel 2015. In crescita anche le assunzioni stagionali: sono state 318 in piu’ ne 2016.

“Non solo si riduce considerevolmente il lavoro tradizionale – dice il segretario generale della Cgil Sicilia,.Michele Pagliaro – ma le nuove assunzioni oltre a essere precarie non arrivano neanche numericamente a colmare il vuoto, essendo circa la metà dei contratti a tempo indeterminato andati perduti”

“E’ chiaro – osserva Pagliaro- che il lavoro diventa sempre più povero, terziarizzato e parcellizzato col venire meno dell’apparato produttivo. Per quanto riguarda i voucher- aggiungeil segretario della Cgil- al netto della tracciabilità introdotta si tratta comunque di una distorsione nel mercato del lavoro che produce effetti negativi sulla condizione delle persone  ed evasione contributiva”.