Crolli, lavori in corso eterni e strade chiuse al traffico a tempo indeterminato. Questo è il triste destino di diverse arterie viarie di Palermo, sbarrate da mesi da ferri innocenti e reti di cantiere. Che sia di origine pubblica o privata, l’incidenza di queste chiusure sulla viabilità del capoluogo siciliano è evidente. Il tutto a pochi giorni dall’inizio dei lavori sul sottopasso di via Francesco Crispi, che comporterà ulteriori problemi alla mobilità intercittadina.

Otto mesi di chiusura al Papireto

Crollo strade chiuse via Matteo Bonello, Papireto

Chiusure decisamente lunghe, come quella che continua ad interessare il tratto di via Matteo Bonello, nei pressi del mercato delle Pulci. Cantiere, quello nella zona del quartiere Papireto, che si è reso necessario in seguito agli allagamenti nella zona registrati lo scorso autunno. Fatto che, il 12 dicembre 2021, ha costretto l’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo a correre ai ripari. I dirigenti hanno imposto la chiusura totale al transito veicolare e pedonale degli assi viari di via Matteo Bonello e di via Gioiamia.

Otto mesi di chiusura che hanno causato innumerevoli disagi a residenti ed attività commerciali, in particolare a quelli del sopracitato Mercato delle Pulci. Un’area, quella del cantiere, nella quale peraltro si è formata una grossa voragine di un paio di metri di profondità, generatasi il 12 febbraio scorso a causa dell’effetto di sifonamento dell’acqua. Negli scorsi mesi, la zona è stata comunque interessata da continui allagamenti ogni qual volta è caduta al suolo più pioggia del previsto. Fatto che, logicamente, complicherà ancora di più le operazioni di riapertura.

Su via Matteo Bonello, negli scorsi mesi, il Comune ha indetto un bando per finanziare i futuri interventi sul torrente sotteraneo. Cinquantunomila euro destinati ad una ditta di Monopoli che ha vinto il bando. Azienda già operante nel capoluogo siciliano in quanto aggiudicataria dei lavori di completamento del collettore Sud Orientale di via Imera e via Colonna Rotta. Fondi per il quale il Consiglio Comunale ha approvato una delibera ad hoc il 5 maggio 2022, poco prima di fermarsi per la successiva tornata elettorale.

I lavori in somma urgenza su via Matteo Bonello

Lavori in somma urgenza sui quali l’esponente del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi espresse tutte le sue perplessità nella live fatta sul posto venerdì 6 maggio. “Abbiamo approvato un debito fuori bilancio di 51.000 euro – dichiarò in quell’occasione la consigliera comunale -. Ho votato contro alla delibera in maniera simbolica. Questo è il classico esempio di quelle che l’Amministrazione chiama emergenze abusando del termine. A tal proposito, il vocabolario definisce la parola ‘emergenza’ come ‘conseguenza di eventi imprevisti o imprevedibili’. Qui non c’è nulla di tutto questo. Le piogge di dicembre, che hanno causato la chiusura dell’area, non erano fuori dalla norma. Il problema è che non viene fatta la manutenzione ordinanaria o straordinaria. Quindi si ci ritrova in situazioni di gravissimo pericolo. Nell’area in questione al Papireto ad esempio, passano dei bambini che transitano dove non dovrebbero, visto che l’area dovrebbe essere interdetta da un’ordinanza sindacale”.

Interventi non ancora iniziati, con l’area di cantiere diventata terra di passaggio per pedoni o, addirittura, per motorini e bici di passaggio. Lavori sui quali Giulia Argiroffi puntò il dito su alcune mancanze progettuali. “Il debito fuori bilancio non riguardava soltanto la messa in sicurezza, ma anche un intervento di bypass sul fiume Papireto – sottolineò l’esponente di Oso -. L’Amministrazione effettuò già un primo intervento nel 2005. Allora, si scavò a monte. Oggi però servono nuovi interventi a valle. Il progetto è passato al vaglio della II Commissione. La cosa paradossale è che il progetto esiste in pianta ma non in sezione. Tradotto, il Rup ha dichiarato che ‘non si ha consapevolezza della profondità a cui bisogna fare l’intervento’“.

La chiusura di via Ettore Ximenes

WhatsApp crollo palazzina strade chiuse via Ettore Ximenes

Stop al transito dei mezzi, derivato dall’effetto delle intemperie atmosferiche, che non interessa soltanto l’area del Papireto. Lo dimostra il caso di via Ettore Ximenes, strada posta all’interno del quartiere di Borgovecchio. Il tratto stradale in questione è chiuso al traffico dalla fine di marzo a causa del crollo parziale di una palazzina al civico 66, causato dalla forte ondata di maltempo che, il 30 marzo scorso, colpì il capoluogo siciliano. Caduta di massi ed elementi strutturale che ha causato danni anche ad una struttura abitativa limitrofa, per fortuna già risolti. Da allora però, la via in questione è rimasta transennata, sbarrata da alcune reti con scritto lavori in corso.

Lavori, quelli necessari alla riapertura, previsti in un’ordinanza di Protezione Civile del Comune di Palermo, messa nero su bianco dall’ufficio del Servizio Edilizia Pubblica e sottoscritta dai dirigenti Nicola Giaconia e Maurizio Pedicone. Nel documento si parlava di “grave condizione di degrado delle strutture murarie residue, con alto rischio di ulteriori possibili crolli sulle sottostanti aree pubbliche”. Situazione che, appunto, ha costretto gli uffici dell’Amministrazione a chiudere la strada al transito.

Nell’ordinanza, i dirigenti dell’Amministrazione comunale hanno imposto ai proprietari dell’immobile parzialmente crollato la realizzazione di “opere urgenti ed indifferibili, definitive o provvisionali, necessarie per la salvaguardia delle persone. Ciò al fine di scongiurare i rischi di un ulteriore crollo, parziale o totale, del fabbricato, con grave pregiudizio della sicurezza pubblica“. Interventi evidentemente non conclusi e che quindi costringono gli automobilisti a deviare su via Archimede e a fare un giro lungo per raggiungere via Enrico Albanese.

Il problema dei crolli

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Crolli che stanno causando problemi anche in via Ramondetti Fileti, strada che interconnette l’area dell’Olivella a via Roma. Via, anche in questo caso, inusufruibile da mesi a causa della caduta di un balcone, i cui detriti sono peraltro ancora sull’asfalto. Problemi che, si teme, possano interessare anche corso dei Mille, nel tratto fra via Tiro a Segno e via Michele Cipolla.

Qui infatti, nel giorno di Ferragosto, è venuto giù parte di un muro perimetrale che ha danneggiato due auto presenti sul posto. Per fortuna, non ci sono stati feriti, ma la presenza dei detriti da un lato e il pericolo di ulteriori crolli dall’altro hanno spinto le autorità competenti a sbarrare la strada e ad imporre la chiusura del transito veicolare nel tratto in questione. Da capire quando questa sezione stradale riaprirà, così come nei casi precedentemente raccontati. Intanto, gli automobilisti sono costretti a girare su via Tiro a Segno per poi immettersi su via Archirafi, nel caso vogliano raggiungere l’area della Stazione Centrale.

I futuri lavori in via Crispi

Una situazione che preoccupa decisamente a pochi giorni dal rientro dei vacanzieri e a pochi giorni dal ritorno a pieno regime degli uffici pubblici. Operazioni che, fatalmente, inizieranno proprio in corrispondenza dell’inizio di un altro cantiere, quello sul sottopasso di via Francesco Crispi. L’Ufficio Mobilità ha completato gli ultimi adempimenti, emettendo due ordinanze (987 e 988) con le quali viene disciplinato il traffico in zona. I provvedimenti saranno validi a partire dal 22 agosto. Chiara la ricaduta sulla viabilità della zona, tanto da prevedere la sospensione della Ztl in alcune strade dell’area circostante. Ciò per facilitare il deflusso dei mezzi.

Interventi inseriti all’interno dell’accordo quadro 2017-2020, sottoscritto il 9 febbraio 2021 alla presenza dell’ex assessore Maria Prestigiacomo e dei responsabili della ditta Tecno Costruzioni, che si è aggiudicata i lavori. Lavori rallentati da una serie di intoppi burocratici. Difficoltà superate definitivamente nel mese di giugno, quando gli esponenti dell’azienda avevano annunciato l’inizio delle opere, una volta concluse quelle relative al rinnovamento del sistema d’illuminazione.

Le ordinanze su via Francesco Crispi

Secondo quanto previsto dall’ordinanza 987 del 10 agosto 2022, firmata dal dirigente Sergio Maneri, in una prima fase chiuderà al transito la corsia in direzione Cala. Divieto di transito che dovrebbe prolungarsi per circa trenta giorni. Stop al transito che diventerà parziale nella seconda fase degli interventi, con la chiusura che riguarderà soltanto l’area di cantiere, lasciando così libera una corsia larga circa tre metri. Per l’intera durata del cantiere, verrà istituito il divieito di sosta nel tratto laterale compreso fra via Onorato e via San Sebastiano. Ciò per facilitare il deflusso dei mezzi in direzione Cala o, in alternativa verso via Cavour.

Ultimati i lavori, si passerà al lato in direzione piazza della Pace, ovvero quello più coinvolto nel passaggio dei mezzi pesanti in direzione degli imbarcaderi del Porto. Anche in questo caso, vi sarà una prima fase di chiusura totale, della durata di trenta giorni. Stop alla circolazione che diventerà parziale nella fase due. Per l’intera durata dei lavori, è prevista l’instaurazione del regime di divieto di sosta nella corsia laterale, nel tratto compreso fra via Filippo Patti e via Sammuzzo.

La seconda ordinanza, la numero 988, riguarderà invece le “azioni di mitigazione veicolare per i lavori di manutenzione”. La viabilità dell’area del Porto è già di per se fragile e l’Amministrazione ha pensato a delle soluzioni alternative sul fronte della viabilità. In tal senso va letta la sospensione della Ztl in una piccola parte di via Roma, fino all’intersezione con via Concettina Franchetti, e nelle vie Squarcialupo e Castello. Ciò “fermo restando la limitazione nel resto della zona A e ferma restando la Ztl notturna”. Quest’ultima infatti rimarrà regolarmente in vigore. Regole diverse per i mezzi pesanti, per i quali sarà costituito “un itinerario alternativo, mediante il posizionamento di segnaletica lungo le vie Squarcialupo e Castello”. Interventi che, logicamente, complicheranno le cose sul fronte della viabilità. Il tutto in un’area come quella del Porto, già soggetta lo scorso anno da numerose code all’altezza dell’ingresso agli imbarcaderi.

 

 

 

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