Le aree di montagna della Sicilia aspettano da tempo la definizione dell’iter istitutivo delle zone franche montane.

“Condividiamo l’entusiasmo del Ministro   per il Sud e la Coesione Territoriale,  Giuseppe Provenzano, per  il risultato raggiunto, tuttavia, esprimiamo forte preoccupazione per la sufficiente attenzione che le istituzioni romane e il governo regionale stanno dando al Disegno di Legge concernente l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia – lo afferma in una nota Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del comitato promotore per l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia -.  Al ministro Provenzano chiediamo, anche se la vicenda non è di sua competenza, di sensibilizzare – con la stessa tenacia e entusiasmo – la deputazione nazionale affinché i due rami del Parlamento esitino favorevolmente il DDL , soprattutto nel più breve tempo possibile”.

“Anche gli operatori delle aree interne della Sicilia – che faticosamente resistono da anni al processo di desertificazione umana – attendono che si concretizzi questa straordinaria opportunità per le imprese che ricadono nei paesaggi indicati all’articolo 1 del Disegno di Legge – prosegue -. Il signor Ministro per il Sud dovrebbe essere ben conscio della drammatica situazione in cui versano le azienda nei 132 Comuni interessati. Ogni giorno di ritardo da parte del Parlamento risulterà incomprensibile, anche in considerazione del fatto che tutto ciò che riguarda la fiscalità di sviluppo della Regione Siciliana rientra nella esclusiva competenza della stessa”.

 

In virtù di quanto dichiarato si ricorda che lunedì 22 giugno 2020 dalle ore 16:00, presso il Palazzo del Governo di Enna (ex Provincia) si terranno gli stati generali delle ZFM, dove Sindaci e Organizzazioni di Categoria si determineranno sulle iniziative da intraprendere per sensibilizzare il Parlamento nazionale ad agire in tempi brevi.