I carabinieri della stazione Palermo centro e la polizia municipale hanno sequestrato una discoteca abusiva nella zona di via Francesco Crispi. Nel locale, che si trova in un condominio ed è gestito dal titolare oltretutto noto alle forze dell’ordine, si stava svolgendo una serata danzante con 200 clienti.

Le verifiche

Dagli accertamenti è emerso che il locale non ha l’agibilità della commissione comunale di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo. E non solo. Ci sono state diverse altre irregolarità. Constatata l’assenza della licenza del questore, la documentazione sulla prevenzione incendi. Ma anche dei requisiti della sorveglianza e conformità di locali destinati ad attività di pubblico spettacolo, nonché la Scia per la somministrazione di alimenti e bevande.

I sigilli

La discoteca abusiva è stata sequestrata quindi penalmente insieme all’impianto di amplificazione. Il titolare dell’attività denunciato e sanzionato con 8 mila euro. Il provvedimento, su richiesta della Procura, convalidato dal gip.

Altri sigilli nel Palermitano

Diverse le operazioni di questo tipo portate avanti nel Palermitano. Nel dicembre scorso la polizia ha sequestrato una sala da ballo abusiva a Caccamo. Il provvedimento emesso dal gip di Termini Imerese. Lo scorso 31 ottobre, durante la festa di Halloween, gli agenti del commissariato di Termini Imerese avevano accertato lo svolgimento di una serata danzante. Trovati circa 200 avventori, e la sala era attrezzata di amplificatori, consolle, deejay, impianti di luci stroboscopiche e bancone da bar per la vendita di bevande. Il ballo organizzato senza autorizzazione.

Tante serate abusive in estate

Tante le sale da ballo abusive che le forze dell’ordine hanno individuato nel corso di questa estate in Sicilia. L’ultima nell’agosto scorso nel corso di un’operazione di contrasto alla movida selvaggia nella zona di Gela con tre esercizi commerciali sanzionati per essere stati trasformati abusivamente in discoteche. O ancora per una capienza maggiore di clienti rispetto al consentito. In un caso è stato accertato che la struttura aperta al pubblico era stata adibita a sala da ballo nonostante fosse priva di licenza.

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