“Cento anni e non sentirli”. Questo breve slogan esprime bene il senso delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione, che sarà ricordato oggi a Palermo alle 17,30 al San Paolo Palace di Via Messine Marine.

Una vita dedicata all’educazione dei giovani

Molto più della metà di questi anni sono stati dedicati dal prete brianzolo ad esprimere pienamente la sua grande peculiarità: l’impegno per l’educazione, soprattutto quella dei giovani. A cavallo di due secoli ha dato tutto sé stesso nell’insegnamento nelle scuole superiori e nell’università, e soprattutto nel seguire e sostenere la crescita di intere generazioni di giovani sia attraverso il suo rapporto diretto sia attraverso la testimonianza sua e dei tanti che ha educato alla fede all’interno di Comunione e Liberazione.

Comunione e Liberazione presente in oltre 90 Paesi

Le tantissime iniziative svolte e in svolgimento in quest’anno negli oltre 90 Paesi in cui Comunione e Liberazione è presente testimoniano il valore della sua persona e la capacità di coinvolgimento espressa in vari modi. Proprio in queste iniziative non appena celebrative sono stati in tanti a esaltare le tre caratteristiche principali della sua opera, che papa Francesco cha espresso nell’udienza concessa il 15 ottobre in Piazza San Pietro ad oltre 60 ciellini provenienti da tutto il mondo.

Un sacerdote che ha amato tanto la Chiesa

Don Giussani uomo carismatico, capace cioè di attrarre migliaia di giovani e di toccare il loro cuore. Don Giussani educatore, che aveva “una capacità unica di far scattare la ricerca sincera del senso della vita nel cuore dei giovani, di risvegliare il loro desiderio di verità”. Don Giussani figlio della Chiesa, perché è stato un sacerdote che “ha amato tanto la Chiesa, anche in tempi di smarrimento e di forte contestazione delle istituzioni”.
“I suoi ragazzi” sono stati in grado di portare e proporre l’esperienza di C. L. in tutto il mondo già a partire dagli anni ’60. E si deve proprio a quegli anni la prima presenza in Sicilia, a Catania prima e a Palermo dopo, che si chiamava allora Gioventù Studentesca.

L’esperienza dei giovani cristiani a Palermo

Anche a Palermo, come già in Lombardia, in Emilia, in Liguria, nel Lazio, un folto gruppo di studenti di scuola superiore e di giovani universitari, attorno ad una figura di grande educatore, il gesuita padre Guglielmo Neri, proponevano l’esperienza cristiana attraverso alcuni strumenti caratteristici e ugualmente diffusi dappertutto: l’incontro settimanale del raggio, la proposta domenicale della caritativa, le iniziative culturali, l’aiuto allo studio, le gite e la convivenza tra ragazzi e ragazze.
Un’esperienza travolta dal ’68, ma che risorse sotto altra forma e con altri giovani già all’inizio degli anni ’70, grazie ad una giovane universitaria lombarda che venne a Palermo per trascorrere qualche settimana di vacanza al mare. Bastò poco e molto ardore giovanile per dare vita a quella che a livello nazionale nel 1973 si chiamò Comunione e Liberazione.

Nel 1976 Don Giussani per la prima volta a Palermo

Nel 1976 don Giussani venne per la prima volta a Palermo. “Poiché doveva andare a Catania – racconta Lilla De Carolis – gli chiedemmo di passare a conoscere la nostra giovane comunità. Non avemmo né il tempo né gli strumenti per organizzare bene l’evento. Riuscimmo a trovare la disponibilità della sala del Teatro Ranchibile e nulla più. In macchina dall’aeroporto a Palermo gli anticipai che avrebbe potuto trovare la sala semi vuota per i motivi detti. Giungemmo e la sala era invece pienissima. Evidentemente il suo carisma era già ben noto e dava grandi frutti, malgrado noi fossimo molto giovani e molto pochi”.

L’arrivo a Palermo di don Carmelo Vicari

In quegli anni c’era già a Palermo una significativa presenza all’università e riprese quella negli istituti superiori grazie ad un giovane sacerdote, don Giosuè Bonfardino. Un male improvviso e implacabile lo riportò alla casa del Padre e generò una nuova svolta in C.L.: l’arrivo a Palermo di don Carmelo Vicari.
“Ero seminarista a Bergamo – racconta – e mi preparavo per andare in missione. Ero nato in provincia di Agrigento, ma ormai risiedevo da molti anni in Lombardia e non avevo certo in animo di tornare in Sicilia. Don Giussani in persona mi chiese di andare a Palermo per aiutare la giovane comunità privata improvvisamente della sua autorevole guida. Accettai innanzitutto per la stima e l’affetto che avevo di quel sacerdote, anche perché devo a lui la mia precedente decisione di farmi prete”.
Don Carmelo Vicari ha celebrato l’anno scorso i suoi 40 anni di sacerdozio facendo il parroco in alcune parrocchie e guidando anche lui tantissimi giovani oggi adulti inseriti nel tessuto sociale della città ed anche – purtroppo a causa del lavoro – fuori regione.

La memoria di Don Giussani che si tramanda tra generazioni

Nel 1986 don Giussani tornò a Palermo per un incontro pubblico con tutte le comunità della Sicilia alla presenza di tanti Vescovi isolani. C.L. era ormai una significativa presenza a Palermo e in Sicilia. Don Giussani seguiva da lontano l’evolversi della storia e non mancava mai di sostenere tutti sia quelli che rimanevano a Palermo sia i molti che per vari motivi andavano ad incontralo.
Adesso sono in tanti quelli che anche a Palermo non hanno conosciuto direttamente e personalmente don Giussani. Ma la sua memoria, che è testimonianza presente e sollecitazione a vivere pienamente la fede in ogni situazione, si tramanda di generazione in generazione.

Papa Francesco: “Genialità pedagogica e teologica di Don Giussani”

“Don Giussani – ha detto il Papa il 15 ottobre – è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’“utilità comune”. Non è una mera nostalgia ciò che ci porta a celebrare questo centenario, ma è la memoria grata della sua presenza: non solo nelle nostre biografie e nei nostri cuori, bensì nella comunione dei santi, da dove intercede per tutti i suoi”.

Un dibattito sull’attuale momento storico

Ecco perché l’occasione della celebrazione del centenario della sua nascita rappresenta una grande opportunità.
A Palermo accadrà oggi pomeriggio al San Paolo Palace di via Messina Marine alle ore 17,30. Davide Prosperi, terzo successore di don Giussani e Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, si intratterrà in un incontro pubblico con Vincenzo Morgante, direttore di TV2000. Un’occasione per conoscere di più e meglio la figura del fondatore da una persona che l’ha conosciuto personalmente e dibattere anche sui temi più significativi del momento storico che stiamo vivendo.