Due donne sono state aggredite e derubate la scorsa notte in corso Vittorio Emanuele a Palermo. Le due giovani stavano tornando a casa. Ad un certo punto due giovani si sono avvicinati. A quel punto hanno cominciato a picchiare duro, riuscendo a strappare le borse con dentro soldi, chiavi di casa e cellulari.

L’allarme alla polizia

Le vittime hanno chiamato i soccorsi. Sono arrivati gli agenti di polizia che indagano. Raccolte le testimonianze delle due donne aggredite e acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza per cercare di risalire agli autori della rapina.

L’altra rapina in un autolavaggio

Appena qualche giorno fa sempre a Palermo si è consumata un’altra rapina violenta in un autolavaggio di viale Lazio. Aggredito il custode che ingenuamente i malviventi hanno poi “dimenticato”. Nel senso che dopo averlo colpito inizialmente, lo hanno ignorato durante le fasi del loro raid. Un errore madornale perché nel frattempo la vittima è riuscita a lanciare l’allarme e a far arrestare i due. Gli agenti hanno arrestato due pregiudicati palermitani, di 38 e 34 anni. I poliziotti, all’interno del recinto dell’esercizio, sorprendevano due malviventi che venivano bloccati dopo un breve tentativo di fuga. I due avevano fatto un’irruzione all’interno dell’autolavaggio al culmine anche di un raid di estrema violenza.

Il guardiano dimenticato

Forse assorti nella ricerca del denaro, i malviventi avevano allentato la presa sulla vittima. Il custode, che nel frattempo si era rifugiato nel bagno attiguo, era riuscito a segnalare la rapina. In pochi minuti, numerose pattuglie di polizia avevano raggiunto l’autolavaggio così da interrompere la catena delle violenze. La polizia ha perquisito entrambi e addosso ad uno dei due è stato ritrovato l’intero incasso del lavaggio. Sempre gli agenti hanno quindi riconsegnato la somma di denaro al proprietario, così come la vettura, sottratta prima del raid, restituita all’intestatario ancora ignaro del furto.

Soggetti con precedenti

I due rapinatori sono risultati gravati da numerosi precedenti di polizia. Uno dei due, addirittura, avrebbe dovuto trovarsi all’interno della propria abitazione perché era in regime di detenzione domiciliare. L’altro, invece, aveva l’obbligo di dimora. La polizia nei loro confronti ha ipotizzato i reati di rapina aggravata e di furto di vettura, per il 38enne anche l’evasione.

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