Una vita di impegno civile stroncata da una malattia combattuta con forza e tanta dignità.

E’ morto Marcello Robotti, fondatore e presidente dell’associazione Vivo Civile. Molto noto in città, con la realtà da lui creata lottava per i diritti dei cittadini. Aveva 58 anni ed era affetto da Sla.

La scoperta della malattia un paio di anni fa. Un decorso molto veloce, che lo ha costretto a ritirarsi a vita privata.

Nonostante la malattia, in occasione del referendum per l’eutanasia legale, si era impegnato per la raccolta firme con l’associazione Luca Coscioni. “Perché è un grande passo per una società civile. Perché è diritto di ognuno scegliere cosa fare della propria vita. Perché morire una volta è meglio e più dignitoso che morire ogni giorno”, aveva scritto sul suo profilo Facebook.

Robotti era stato tra i primi a contestare l’istituzione della Ztl a Palermo, almeno così come l’aveva disegnata l’amministrazione Orlando. Nel 2017 è stato candidato per il Consiglio comunale nella lista civica “Palermo prima di tutto” a sostegno del candidato Fabrizio Ferrandelli. “Con lui – ricorda oggi il coordinatore regionale di +Europa – ho avuto l’onore di combattere tante battaglie e di essergli amico. Appassionato, combattivo, tenace e brillante. Purtroppo la Sla non lascia scampo. Mancherai a noi tutti e alla tua Palermo. Hai dato più tu in questi anni da attivista, che molti rappresentanti delle istituzioni. Ti abbraccio forte, buon vento”,

Skipper esperto, Robotti ha lavorato per anni nel settore della nautica. Sposato, lascia due figli. Non sarà celebrato il rito funebre, ma amici e familiari si ritroveranno alla Real Fonderia per un saluto laico.

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