“Tra le grandi città, a L’Aquila, Parma, Palermo, Catanzaro abbiamo scelto la strada più difficile per una consultazione comunale, quella di fare un terzo polo lontano da populisti e sovranisti. In tutte e tre le città i nostri candidati hanno ottenuto secondo gli exit poll ottimi risultati”. Lo ha scritto, su Twitter, il segretario di Azione Carlo Calenda.

I dati nelle città: “Esiste un’area di riformismo pragmatico”

Calenda nel suo tweet riporta i dati: “Di Benedetto 21-25%; Ferrandelli 14-18%; Costi 10-14%, Talerico 13-17. Complimenti a tutti loro. Si conferma il segnale di Roma: esiste un’area di riformismo pragmatico, lontana dai due poli, forte e in crescita. Questa è l’unica vera novità politica di queste elezioni comunali”.

“I palermitani hanno scelto di farsi governare da Dell’Utri e Cuffaro”

Calenda chiude con una considerazione amara: “Aggiungo solo una riflessione. I palermitani hanno scelto di farsi governare da Dell’Utri e Cuffaro e un quarto dei cittadini di Parma ha votato una persona che ha patteggiato per corruzione e concussione. Facciamo che poi non diciamo che è colpa della politica ma di chi la vota?”.

Lagalla sindaco di Palermo secondo gli exit poll

Roberto Lagalla è il sindaco di Palermo. Almeno secondo gli exit poll che lo danno vincente al primo turno a mani basse come da tutte le previsioni. Non hanno avuto effetto gli arresti, le mille violazioni del silenzio elettorale, il caos elettorale con una quarantina di sezioni aperte anche con sei ore di ritardo e tutti i tentativi di inquinare il voto. Ma il dato reale si conoscerà solo in serata. Lo scrutinio, infatti, inizierà solo alle 14,00.

Calenda era arrivato a Palermo per sostenere Ferrandelli

Calenda ha sostenuto la corsa a sindaco di Palermo di Fabrizio Ferrandelli, motivo per cui era anche arrivato in città spiegando agli elettori l’importanza delle amministrative del 12 giugno.
Calenda e Ferrandelli avevano lanciato non pochi strali, definendo Lagalla e Miceli “giganti con i piedi d’argilla”. Il segretario di Azione aveva parlato anche delle prossime elezioni regionali: “Lombardo, a mio avviso, è stato il migliore governatore, per il resto c’è stato un disastro epocale. Io ero al governo quando c’era Crocetta, non l’ho mai sentito per una crisi industriale, come se governasse il Sud Tirolo. Noi un’altra buffonata come quella di Crocetta o come Musumeci che non riesce a spendere i soldi del il Pnrr non lo faremo”.

Mai con i 5 Stelle

Il leader di Azione a Palermo aveva anche parlato delle alleanze. “Noi non stiamo con i due poli quando sono un’accozzaglia. In molti comuni in questo momento stiamo col centrodestra e in altri col centrosinistra. Il sistema che abbiamo adottato è che se ci sono i 5Stelle in coalizione non presentiamo la nostra lista perché li considero deteriori, non voglio la loro lista e neanche quella di FdI accanto alla mia”.

Articoli correlati